Border Bastard ‘XVII’
Review Overview
8.5
8.5Border Bastard
‘XVII’–EP
(Kornacielo Records)
8.5/10
Esce per la Kornacielo Records il lavoro di debutto dei Border Bastard, band speed-rock/punk triestina (da qui intuibile il perché del nome), intitolato ‘XVII’. Formatisi nel 2007, escono solo ora ufficialmente, ma l’attesa è presto ripagata dalla potenza distruttiva che ‘XVII’ rilascia: sei tracce solide in puro speed-rock imbastardito da attacchi stoner, punk e assoli, come ci ricordano gli Hellacopters del debutto, gli Zeke o i momenti più incazzati dei Turbonegro, il tutto in poco meno di venti minuti. Dopo pochi secondi dall’aver schiacciato play, esce tutta la furia da ‘Mainline’, facendo capire che non arriveremo alla fine senza qualche graffio e qualche livido, e ‘Bags Of Platitude’ in questo senso è ancora peggio. Si riesce a riprendere fiato per qualche attimo con ‘City Of The Dead’ dove ci si illude che la parte stoner duri almeno per qualche boccata d’aria, ma ecco che si riprende con le accelerate che ci preparano al vero pezzo forte del disco, ‘The Lion’s Share’, dove potremmo chiudere definitivamente i giochi: rabbia, velocità, furia, tutto compresso in un minuto e mezzo di devastazione. Non paghi di questo, i Border Bastard ci lasciano un po’ più dolcemente con ‘Satan’s Priest’ e ‘Black River’, dove l’anima polverosa del Sud degli Stati Uniti si manifesta con la sua imponenza. Questi Border Bastard si dimostrano una delle più belle sorprese di questo 2014, che con ‘XVII’ è iniziato nel migliore dei modi.
(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)
Comments