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Salad Days Magazine | December 22, 2024

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Bone Man ‘Plastic Wasteland’ + Camel Driver ‘Camel Driver’

Bone Man ‘Plastic Wasteland’ + Camel Driver ‘Camel Driver’
Salad Days

Review Overview

6.5
6.5
6.5

Rating

BONE MAN
‘Plastic Wasteland’-CD
(Pink Tank)
6.5/10


Ci vogliono un paio di ascolti per capire dove vogliono andare a parare questi ragazzotti tedeschi che, si presentano con un album dall’artwork molto curato e dalle sonorità abbastanza varie che si ficcano a testa bassa in quel limbo tra l’alternative made in USA, post-grunge e l’immancabile stoner (versante psichedelico). Il primo giro di ascolto lascia un poí freddi per l’approccio vocale abbastanza inusuale e per una manciata di brani che giocano un poí troppo con l’immaginario freakettone anni’70 (cfr. ‘Old Brew’ e ‘Wayfaring’). Superata la prima impressione tutto sommato neutrale, bisogna ammettere che questi ragazzi sappiano creare delle belle atmosfere, soprattutto quando spingono sul pedale dell’heavy psych (la conclusiva deflagrante ‘Undergrowth’), o quando riescono a unire le atmosfere prettamente desertiche con l’approccio da cantastorie alla Mark Lanegan (‘Dry Habit’). Disco tutt’altro che perfetto ma quanto meno coraggioso ed intrigante.
(Davide Perletti)

camel driver

CAMEL DRIVER
‘Camel Driver’-CD
(Pink Tank)
5/10

Non troviamo niente di particolarmente interessante in questo lavoro autointitolato dei Camel Driver, band tedesca che si cimenta in uno stoner rock strumentale abbastanza rilassato ed easy, senza grossi scossoni e abbastanza scolastico nel suo approccio a questo genere che definire saturo di proposte è riduttivo. I trentasette minuti di ‘Camel Drive’ pescano a piene mani da tutto l’armamentario della tipica band stoner desertica, ma il risultato è davvero ben poco interessante sia per chi è digiuno di queste sonorità, sia ovviamente per chi è super smaliziato e già ampiamente ferrato in materia. Il sound dei Camel Drive è ben poco corposo e avvincente e l’ascolto di questo disco è quasi da pilota automatico: riff sentiti mille volte, produzione non particolarmente curata, una certa svogliatezza (o svaccatezza?) di fondo nell’esecuzione che non aiuta ad invogliare l’ascoltatore nel proseguire con l’ascolto. Almeno la copertina è divertente…BOCCIATI!
(Davide Perletti)

camerl driver cover

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