Body Count ‘Manslaughter’
Review Overview
8
8BODY COUNT
‘Manslaughter’-CD
(Sumerian)
8/10
Se qualche anno fa mi avessero detto che l’autore di un brano come ‘Copkiller’ sarebbe stato protagonista nella parte del detective di una serie intitolata ‘Law & Order’ mi sarei fatto una grossa risata. La stessa risata sarebbe scattata inesorabile al solo pensiero che nell’anno di grazia 2014 avrei ascoltato un grande disco a nome Body Count! Probabilmente il buon Ice-T ha più di una risorsa da estrarre dal proverbiale cilindro magico e dopo aver riassemblato una line-up con il fido Ernie C assistiamo al suo comeback con un nuovo album intitolato senza giri di parole ‘Manslaughter’. Bastano pochi secondi dell’opener ‘Talk Shit, Get Shot’ per rientrare in tempo zero nell’immaginario da periferia degradata che il buon Ice-T ama rievocare in ogni sua comparsata musicale; il crossover di metal e hip hop di cui in qualche modo è padrino torna a colpire nel segno in maniera inaspettatamente convincente. ‘Pop Bubble’ con tanto di feat di J. Jasta (Hatebreed), la doppia versione (originale e rock oriented) di quella ’99 Problems’ resa famosa dalla combo Jay-Z e Rick Rubin e le ritmiche bollenti di ‘Black Voodoo Sex’ sono tra i brani pi˘ riusciti di un disco inaspettatamente solido e che perde di mordente solo nella conclusiva trascurabile ‘I Will Always Love You’. La citazione colta del retaggio crossover ‘Institutionalized’ (Suicidal Tendencies anyone?) e il becero e scontato inno al mondo femminile di ‘Bitch In The Pit’ mostrano entrambe le facce del mondo Body Count, il serio e il faceto, che contraddistinguono da sempre lo storico gruppo di Los Angeles. Forse non ci sarà un seguito a questo ‘Manslaughter’ ma dopo numerosi ascolti possiamo dare la nostra approvazione a questo inaspettato quanto riuscito comeback: Body Count in da house!
(Davide Perletti)
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