BLEEDING THROUGH
‘Nine’-LP
(Sharptone)
6.5/10

La metalcore band dei Bleeding Thorugh è definitivamente tornata! Formatasi nel 1999 a Orange County, California, in 25 anni ha prodotto un catalogo di otto album (più ep e varie miscellaneous) e un’infinità di concerti con gruppi del calibro di Avenged Sevenfold, Bullet For My Valentine, Disturbed, Machine Head, Darkest Hour, Hatebreed, Parkway Drive; dall’OzzFest al Warped Tour, si possono ritenere dei veri e propri veterani nel loro settore, e proprio in questo mese di febbraio (venerdì 14 per gli amanti delle date) esce il nuovo lavoro dal titolo ‘Nine’ (SharpTone Records), ben sei anni dopo ‘Love Will Kill All’. Subito dopo il primo ascolto si può dire che il “back on the map” di questo six piece (Brandan Schieppati [vocals], Derek Youngsma [drums], John Arnold [guitar], Ryan Wombacher [bass], Marta Peterson [keys, vocals], Brandon Richter [guitar]) è di quelli belli tosti, super aggressivi, sfacciatamente cupi e con toni costantamente minacciosi. Brani come ‘Our Brand Is Chaos’, ‘Dead But So Alive’ e, l’ultimo singolo, ‘Path Of Our Disease’ sono pugni devastanti che maciullano carne, strappano tendini e rompono le ossa, insomma, ti riducono davvero male. Il comeback è categorico secondo Schieppati: “Mettiamo tutto in ‘Nine’, questa deve essere la rappresentazione più fedele di ciò che sono stati, sono e saranno sempre i Bleeding Through”. E mi pare che ci siamo proprio. Detto ciò è dovere dire che il sound non sembra proprio fresco anzi, molti passaggi rimandano ad una stanca e iper triggerata versione di un genere musicale tutto muscoli e voci eteree, e la punteggiatura dei sintetizzatori abbassa ancora di un punto la media, anche se in questo caso Marta Peterson recupera con dei vocalizzi ben al di sopra della media. La sostanza c’è, la qualità un po’ meno, ma il devoto fan non rimarrà di certo deluso dalla rock opera. Curiosa ‘I Am Resistance’ eseguita insieme ai Comeback Kid.
(Giuseppe Picciotto)