Black Hour ‘Sns Remain’
Review Overview
6.5
6.5BLACK HOUR
‘Sns Remain’-CD
(Trascending Obscurity)
6.5/10
Non sono mai troppo contento quando mi inviano i promo da recensire, e poi mi ritrovo a scrivere potendo ascoltare un unico pezzo. Sinceramente non ne vedo il senso. Comunque ai Black Hour posso anche perdonarli, visto che provengono da uno dei paesi più “sfortunati” per chi ama il metal, ovvero il Pakistan. Basandomi appunto sull’unico brano che mi è dato di ascoltare, ovvero ‘Sins Remain’ (della durata di 8.23 minuti, forse lo hanno scelto perchè è una summa di ciò che suonano), i nostri propongono un metal molto classico e leggero, che prende a piene mani da gruppi come gli Iron Maiden (gli ultimi) e i Sentenced (ovviamente anche qui, quelli diciamo “moderni”, non certo quelli del famigerato debutto del 1992 ‘Shadows Of Past’). L’intro del pezzo si basa su un giro di chitarra semi acustica, molto ben fatto e leggero. Dopo un po’ il tutto proporompe in una simil cavalcata alla Vergine Di Ferro, per poi andare a parare su territori molto melodici cari ai finlandesi citati più in alto. La voce è molto “calda”, davvero ben intonata. Tecnicamente nulla da dire: suonano molto bene, incastrando tutti gli elementi al posto giusto. Ad un certo punto si può ascoltare un fraseggio chitarristico che richiama la loro terra, che mi è piaciuto molto. A scanso di equivoci, non sono solito ascoltare questo tipo di metal, anche perchè non è che ce ne sia poi molto. Diciamo che è una sorta di hard rock metallizzato in alcuni punti. Di più non posso scrivere, anche perchè basandondomi su un’unica canzone, mi è piuttosto difficile.
(Marco Pasini)
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