Beastmilk ‘Climax’
Review Overview
7.5
7.5BEASTMILK
‘Climax’–LP
(Svart Records)
7.5/10
L’arrivo di questo album mi riporta indietro nel tempo di tipo qualche mese fa a tutta la diatriba sugli svedesi Ghost B.C., da alcuni idolatrati e dagli altri bistrattati (personalmente da me ignorati perché non mi hanno mai detto nulla), additati come fake e travestiti o portati in palmo di mano come nuova avanguardia. Ecco, con questi Beastmilk, band finlandese diciamo post-punk/new wave, potrebbe accadere la medesima cosa. Partendo dalla copertina del disco, che giudicando a busta chiusa, sarebbe da incenerire seduta stante, con quel sapore patinato e cremoso e hipsterante, si vanno a vedere le facce di questi che sono appaiono come dei metalloni metrosexual, ci si deve turare il naso e ascoltare, scoprendo che non è così male come può apparire. ‘Climax’ è sostanzialmente il frutto indesiderato dello stupro di Glenn Danzig perpetrato dai componenti degli Ultravox mentre stavano suonando ‘Young Savage’ (‘Death Reflect Us’, ‘The Wind Blows Through Their Skulls’), quindi testi apocalittici e horror alla Misfits e Danzig appunto (ascoltando i primi due lavori, il demo e l’EP si sente chiaramente come il cantato sia basato sul vecchio Glenn), con atmosfere anni’80 con i The Cure e i Joy Division, fumose e ovattate. Il risultato sono dieci pezzi vari quanto basta a rendere l’ascolto godibile, sempre che siate amanti del genere; chi si aspetta un album dai toni forti farebbe meglio a cercare da qualche altra parte. Le note volutamente finali sono che per la produzione di ‘Climax’ si è offerto volontariamente il chitarrista dei Converge Kurt Ballou e che l’amato Fenriz dei Darkthrone aveva segnalato il loro demo ‘White Stains On Black Tape’ nel 2010 come uno dei suoi preferiti. Che entrambi ci abbiano visto giusto?
(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)
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