Beach Slang ‘The Things We Do To Find People Like Us’
Review Overview
9
9BEACH SLANG
‘The Things We Do To Find People Like Us’–LP
(Polyvinyl)
9/10
L’hype che si era creata attorno a questo disco, qualche mese fa dopo l’annuncio, era diventata quasi insostenibile, tanto che la mia preoccupazione massima era che si risolvesse in un qualcosa di parzialmente deludente. Infatti, le premesse erano sostanzialmente altissime dopo aver ascoltato i due EP ‘Who Would Ever Want Anything So Broken?’ e ‘Cheap Thrills On A Dead End Street’, ottimi!, grazie a James Alex & co., uniti sotto il monicker Beach Slang, e alle sue lyric. Formatisi nel 2013 a Philadelphia, PA, in un paio d’anni hanno raggiunto un punto che tante altre band difficilmente raggiungono, presto o tardi: creare un album perfetto o quasi (qua al debutto). ‘The Things We Do To Find People Like Us’ esce per la Polyvinyl il 30 Ottobre e si sviluppa in dieci tracce punk/alt-rock, dove non c’è spazio per intro e per perdite di tempo. E tutto è un inno alla gioventù sregolata, fatta di ubriacature e punk a volume altissimo, tutto questo solo per sentirsi vivi, anche a quarant’anni e più (e di questo James Alex, che non è più un giovincello, se ne frega alla grandissima proprio). Emblematiche sono le line di ‘Ride The Wild Haze’ che cantano “I feel most alive | when I’m listening | to every record that hits harder than the pain” e “Never cared if I was cool, fit in, or anything | I have an absent mind | never listening | I’m a kind of misfit kid floating in this daze”… come non riconoscersi!? ‘The Things We Do To Find People Like Us’ è tutta una messa in scena della nostra vita, vista dagli occhi di James Alex, scritta dalle sue mani e suonata dai Beach Slang. Non perdete un attimo a recuperare questo album, fidatevi, è destinato a diventare una pietra miliare del genere.
(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)
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