beabadoobee ‘Fake It Flowers’
Review Overview
6
6BEABADOOBEE
‘Fake It Flowers’-LP
(Dirty Hit)
6/10
Diciamo la verità: se intitolate un pezzo ‘I Wish I Was Steven Malkmus’ avrete la mia attenzione, anche se me ne sono accorto solo un paio d’ore fa quando ho dato un volto a beabadoobee prima di ascoltare il suo Lp per Dirty Hit. Giovanissima, beabadoobee aka Bea Kristi ha seminato singoli negli ultimi tre anni, rimarcando una certa passione per il rock alternativo anni‘90 e il pop da cameretta, senza mai assomigliare troppo ai Pavement del menzionato Malkmus. In parentesi, ho un amico umbro che anni fa ha incontrato i genitori di Malkmus nel mezzo di un trekking in centro Italia e questa cosa mi ha sempre fatto sorridere molto. Torniamo a ‘Fake It Flowers’ che inizia con ‘Care’, praticamente Juliana Hatfield che canta un ritornello dei Nirvana. Beabadoobee tiene botta anche nella successiva ‘Worth It’, ‘Dye It Red’ parte bene con “kiss my ass you don’t know jack”, ma la componente pop inizia a prendere il sopravvento ed è ancor più evidente nella intimista ‘Back To Mars’. Il tempo di qualche urlo in ‘Charlie Brown’ e basta, per quanto mi riguarda il disco smette di essere interessante. Arrangiamenti curatissimi, archi, voce spesso sognante, ma troppo pop, più di quanto voglia sentirne in una volta sola. La chiusura noisy di ‘Yoshimi, Forest, Magdalene’ mette il punto a questa quarantina di minuti, ottimo prodotto, grande potenziale, ma possiamo andare oltre.
(Marco Capelli)
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