Bayside ‘Cult’
Review Overview
6
6BAYSIDE
‘Cult’-CD
(Hopeless Records)
6/10
I Bayside facevano parte della scuderia Victory, quando la Victory era una delle etichette a dettar legge in ambito punk/hardcore (prima metà anni duemila, più o meno). Oggi il quartetto del Queens, New York, si è accasato presso la Hopeless, label in grado di promuovere degnamente il loro pop-punk venato di “emo”. ‘Cult’ è un disco senza sorprese, diciamocelo subito. E i Bayside non hanno mai dimostrato di essere una formazione in grado di osare. Anzi, nonostante una carriera che dura ormai da quasi quindici anni, hanno sempre espresso un sound conformato e timoroso, senza colpi di testa o slanci inattesi. Le loro canzoni sono carine, posseggono l’indubbio talento di piacere a primo ascolto, oltre alle manifeste capacità tecniche ed interpretative, ma non molto altro. I momenti migliori sono quelli privi di eccessive smancerie e più vicini allo stereotipo apertamente dichiarato. Con in più una sfumatura britannica (Smiths?) che tenta di fugare il timore di manierismo, sempre in agguato quando si ha a che fare con un genere così standardizzato. Dappertutto spira un disperato tedio, con brani che procedono, più che come onde oceaniche (californiane), come alte e basse maree, malinconiche e lievi. L’unico, vero, rischio che corre ‘Cult’ è quindi quello di lasciarsi dimenticare due minuti dopo averlo ascoltato.
(Flavio Ignelzi)
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