Band Of Skulls ‘Himalayan’
Review Overview
8
8BAND OF SKULLS
‘Himalayan’-CD
(Electric Blues Recordings)
8/10
Conosciuti dalle nostre parti soprattutto per il tour di supporto ai Queens Of The Stone Age, i Band Of Skulls escono adesso con il terzo (atteso) studio-album. Le premesse sono avvincenti, considerando che dietro la consolle di ‘Himalayan’ (questo il titolo del lavoro) siede Nick Launay (Yeah Yeah Yeahs, Arcade Fire, Nick Cave And The Bad Seeds); chi meglio di lui può garantire che tutte le potenzialità del trio di Southampton vengano messe adeguatamente in risalto? Non so se sia la mano dello stimato produttore britannico, ma di certo alcuni brani godono di architetture seducenti e avvolgenti. ‘Cold Sweat’, ad esempio, è un rallenty mistico e sinfonico, perfino morriconiano nelle atmosfere, con le vocals femminili della (anche) bassista Emma Richardson a donare inattesa autorevolezza. Oppure la saltellante opener-track ‘Asleep At The Wheel’, dal martellamento garage che sviluppa anche un passaggio settantiano di grande fascino. O, ancora, il gagliardo rock’n’roll postmoderno di ‘Hoochie Coochie’, che si gioca tutto in cori e falsetti. È un disco impetuoso, ‘Himalayan’, un poderoso affresco sonoro di una band in grado di sviluppare un rock evidentemente molto maturo, e lo si capisce in particolar modo nei pezzi apparentemente più semplici, come la nenia ‘You Are All That I Am Not’ o il finto tex-mex ‘I Feel Like Ten Men, Nine Dead And One Dying’. Una grande conferma.
(Flavio Ignelzi)
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