BACKWOODS
‘Terrible Feelings’-7″
(Deranged)
7.5/10

E’ come un salto indietro nel tempo, nella Svezia degli anni ’80, quando il garage revival divenne, da quelle parti, una delle migliori espressioni del rock underground europeo di tutti i tempi. Un tempo in cui la commistione tra pop, punk e sixties generava bands meravigliose e senza tempo. I Backwoods sembrano arrivare proprio di lì. Dal tempo dei Bittersweet, dei Wylde Mammooths, dei Nomads, ma anche da certe scorie di rock australiano che viravano verso il power pop. Penso agli Hoodoo Gurus, ad esempio. Tre brani incredibili per una band che sembra un incrocio tra i Marhajas e certo dark post punk. Complice una voce femminile magnetica, quasi una Siouxsie prestata al power pop, i Backwoods lasciano ammaliati, perché il recupero di certi dettami folk sixties, incastrati in un apparato punk dark, è letteralmente meraviglioso. Dategli spazio: dategli un album. Lasciate che si prendano il loro legittimo spazio!
(Mario Ruggeri)