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Salad Days Magazine | December 22, 2024

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Awolnation ‘Run’

Awolnation ‘Run’
Salad Days

Review Overview

7
7
7

Rating

AWOLNATION
‘Run’–CD
(Red Bull)
7/10


Awolnation è Aaron Bruno, giunto alla successo nell’industria musicale quattro anni fa col suo primo album ‘Megalithic Symphony’, contente il famoso singolo ‘Sail’. La sua musica è stata etichettata come indie electronic, una definizione molto generica che rimanda l’incompiutezza sostanziale di uno stile preciso ed univoco, che in effetti non emerse dall’album d’esordio. L’essenza pop di Awolnation è probabilmente l’unico punto fermo del progetto, il quale anche nel nuovo album mostra diverse sfaccettature stilistiche. ‘Run’ è un corposo album di quattordici tracce, che hanno come denominatore comune la cura e la ricerca del sound, cesellato ad arte e plasmato su sonorità contemporanee. Il pezzo d’esordio, che dà anche il titolo all’album, è probabilmente il più suggestivo e avanguardistico dell’intero album, con i suoi richiami industrial ed un breakdown veramente efficace nei bassi. Subito dopo però Awolnation rivela il suo aspetto più classicamente pop nella ballad ‘Fat Face’, tutta piano e voce, che troverà seguito anche in ‘Headrest For My Soul’, con la chitarra acustica al posto del piano, ed in ‘Holy Roller’, un esempio invece di ambient elettronico. La varietà di soluzioni è certa e pure apprezzabile, ma lascia anche spazio a dubbi riguardo ad uno stile coerente. ‘Dreamers’ e ‘Kookseverywhere!’ sono aggressive, ‘Lie Love Live Love’ ha un sapore anni’80, ‘Woman Woman’ è un pezzo electro pop, ‘Hollow Moon’ è il singolo scelto per il lancio dell’album, un inno che racchiude le varie anime di Aaron Bruno. L’eclettismo non manca, la voce è in primo piano in tutte le sue sfumature, dallo screaming al farsetto, ma i suoni sono i veri protagonisti di ‘Run’, che in generale ha una sua riconoscibilità immediata, ma non un’organicità. Awolnation sembra voler ancora mediare fra canzoni studiate per la dancefloor, altre dal sapore più rock ed altre ancora più intime, per cercare di coinvolgere più fette di pubblico, come perlatro uno spirito pop impone.
(Francesco Banci)

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