Autumn ‘Chandelier’
Review Overview
6
6AUTUMN
‘Chandelier’-LP
(Sett)
6/10
Con questa calura estiva recensire gli Autumn, band dal piglio decisamente post punk e con una buona dose di goth rock di base a Minneapolis, dà un certo sollievo e fa abbassare un po’ la temperatura. Trio dall’impostazione abbastanza classica con la voce femminile che si destreggia tra toni alti e passaggi eterei e che richiama il gotha del genere, ovvero Siouxsie And The Banshees, Cocteau Twins o Sisters Of Mercy e, più vicino ai giorni nostri, a band come i The Joy Formidable. Fin dal primo ascolto l’album soddisfa pienamente i fan del settore; scandagliando algidamente il lavoro degli Autumn subito saltano all’orecchio i bassi robusti e marcati, i synth punteggiano filtrando una linea ricercata e le chitarre tagliano e scheggiano puntualmente le trame delle songs, che hanno un filo rosso che trapassa tutte le tracce dell’album e ti traghettano in modo abbastanza quieto fino alla fine di ‘Chandelier’. Spinosa ed annosa questione sorge sulle linee vocali adottate dalla singer in pur degne songs quali ‘The Maiden’s Child’, ‘The Fall’, o ‘Shadow Girl 2′, queste risultano spiazzanti e stucchevoli anziché romantiche ed eleganti. Uno dei motivi principali per cui non mi riesce ad affezionarmi agli Autumn rendendo difficile anche riascoltarli.
(Giuseppe Picciotto)
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