Autopsy ‘The Headless Ritual’
Review Overview
8
8AUTOPSY
‘The Headless Ritual’-CD
(Peaceville)
8/10
Già in altri contesti, avevo sottolineato come gli Autopsy, ad un certo punto della loro carriera, fossero diventati un gruppo non tanto sottovalutato, quanto colpevolmente ignorato. E nonostante questo, un po’ come accadde agli Anvil, gli Autopsy si sono sempre arrogati il diritto di credere talmente tanto nel loro progetto musicale, da continuare senza sé e senza ma, lasciando addirittura più di un ferito sulla propria strada. Non hanno sbagliato un disco, gli va riconosciuto, e se oggi sono ancora tra i migliori esponenti del death metal mondiale, il merito è tutto loro. ‘The Headless Ritual’, oggi, è il disco forse meno gore e più metallico della loro carriera, basta buttarsi nel delirio post sabbathiano di ‘Slaughter At The Beast House’ per accorgersene. Ma anche quando gli Autopsy affrontano atmosfere più tese, lo fanno sempre con uno stile che vira verso il metal, come ‘She Is A Funeral’, autentico trattato di Morbid Angel applicato agli Slayer che in ‘Coffin Crawlers’ diventano il vero radiofaro traente. Niente da dire, signori, un altro album colossale scritto dalla più grande death band del pianeta.
(Mario Ruggeri)
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