ATREYU
‘The Hope Of A Spark’-EP
(Spinefarm)
6/10

La band di Orange County è passata attraverso varie fasi, non tutte esaltanti, e ritrovarli nel 2023 con questo EP (only digital) discretamente ispirato ci rende piuttosto felici. Sgombriamo subito ogni dubbio: il mix di swedish metal e attitudine tutta USA degli esordi, un mix all’epoca originale e decisamente indovinato, non lo ritroviamo di certo in questo nei quattro brani di ‘The Hope Of A Spark’, così non troviamo, e per fortuna aggiungiamo, tracce di quegli episodi prettamente alternative che hanno fatto capolino nella discografia della band post botto mainstream. In questo EP gli Atreyu ci presentano un simil concept che vuole essere “una riflessione sulle pressioni, i piaceri e i dolori della vita moderna”, dove ogni brano rappresenta un’esperienza vissuta. Lodevoli gli intenti, belle le premesse, ma i pezzi? In generale i quattro brani proposti riescono a coprire un ampio raggio di influenze della band, senza come detto riprendere quella urgenza e “furia” degli esordi (chi si aspetta un ‘Suicide Notes And Butterfly Kisses’ parte due ancora una volta può solo rivolgersi al disco originale…), ma riuscendo a colpire nel segno come nella più spinta e muscolosa ‘Capital F’ o nella invece più canonica e melodica ‘Watch Me Burn’. Brandon Saller ha preso ormai da tempi le redini degli Atreyu, caratterizzando nel bene e nel male le scelte stilistiche e il percorso di una band che quanto meno ha l’indubbio merito di non guardarsi troppo attorno e di procedere con le proprie convinzioni. La produzione di John Feldmann è in questo senso perfetta per definire il sound, pulito e moderno, allontanando anche in questo caso la caotica sensazione di pericolosità del passato, ma regalando compattezza e forma ai quattro brani proposti.
(Davide Perletti)