At The Gates ‘To Drink From The Night Itself’
Review Overview
8
8AT THE GATES
‘To Drink From The Night Itself’-LP/CD
(Century Media)
8/10
La cover del nuovo lavoro degli At The Gates mi è piaciuta molto. Ha quel retrogusto old school primissimi anni’90 che da sempre incontra i miei favori. Il secondo comeback post scioglimento degli eroi del melo-death svedese è una riconferma che li pone ai vertici del genere nel panorama metal. Dopo un intro molto classica e decisamente azzeccata, si parte a bomba con la track ‘To Drink From The Night Itself’, che da poi il titolo al disco. Ed è subito 1995. La band di Tompa suona aggressiva e senza indulgere troppo con i complimenti. Velocità, melodia e stacchi sono una ricetta collaudata che i nostri maneggiano oltre la perfezione. La dipartita di uno dei fratelli Bjorler (chitarra) non si è affatto sentire e la qualità con i quali i nostri confezionano i loro dischi è sempre altissima. I nostri proseguono sulla via iniziata tanti anni con ‘Slaughter Of The Soul’, affinandone ulteriormente il sound e arricchendo il tutto con passaggi catartici e studiati, in modo da non annoiare mai l’ascoltatore. Il drumming di Adrian Erlandsson è meticoloso e genuino come sempre, confermandosi il motore del combo svedese. La voce di Tompa è sempre graffiante e ruggisce senza cedimenti di sorta. Niente, long live At The Gates!
(Marco Pasini)
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