Aseptic White Age ‘Reminiscence’
Review Overview
8
8ASEPTIC WHITE AGE
‘Reminiscence’
(DIY)
8/10
Gli Aseptic White Age fanno parte di quella categoria di band “protette”. Non fraintendetemi, semplicemente fanno musica per pochi eletti, ma fatta con gli attributi. ‘Reminiscence’ è il loro biglietto da visita per il mercato discografico, prodotto in versione digipack orgogliosamente DIY e con una marea di cose da dire. La proposta dei nostri è inusuale tanto quanto la loro line-up a sei elementi, con sax e synth ma… senza voce. Ebbene sì, gli Aseptic White Age sono la classica band strumentale che però al contrario di molte, non annoia dopo due brani. La loro è una formula strana, come detto perfettamente da altri addetti ai lavori un mix di progressive metal, post-rock e fusion, il minuto prima sembra di avere a che fare coi Gorguts, subito dopo coi Cynic più ispirati e si va a finire verso i This Will Destroy You. Ci state capendo poco vero? E forse è proprio questo il bello, perché fondamentalmente di avantgarde/progressive metal stiamo parlando e si sa, in questi terreni più sei strano e più hai chance di vincere facile. A differenza di molte realtà della medesima scena il combo emiliano sembra però più attento alle metriche, dando una certa linearità alle proprie canzoni, tralasciando quindi l’improvvisazione. Una scelta intelligente che permette un ascolto fluido e piacevole. Interessante e sicuramente da sviluppare in chiave futura la timida entrata in scena della voce nel brano ‘Gravity’, capace di aprire nuovi orizzonti agli Aseptic White Age vista la sua buona riuscita. Ennesima band made in Italy da seguire con molta attenzione.
(Arturo Lopez)
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