Antagonist A.D. ‘Haunt Me As I Roam’
Review Overview
4.5
4.5ANTAGONIST A.D.
‘Haunt Me As I Roam’-CD
(Lifeforce)
4.5/10
Va bene l’attitudine a rotta di collo, va bene farcire il disco di featuring importanti ma alla fine della fiera quello che conta in un disco sono le canzoni… e dispiace (ma nemmeno tanto) dirlo, ma i simpatici Antagonist A.D. hanno un grosso problema quando si tratta di comporre un brano che si distacchi minimamente dal classico canovaccio metalcore (più core che metal). L’impatto frontale di questi ragazzi from New Zealand non si discute (ma licenziate chi ha nella bio si azzarda a citare a cuor leggero gli Arkangel!), ma quello che delude davvero tanto è proprio la mancanza di idee che si respira per tutta la durata del disco; non salvano dalla sensazione di deja-vù che si prova pressochè costantemente, nemmeno i tanti ospiti (dal prezzemolo JJ Peters dei Deez Nuts al buon A. Neufeld della casata dei Comeback Kid) visto che i brani scorrono piatti e senza troppi sussulti in un mediocre appiattimento di soluzioni ed emozioni. Spicca forse ‘You’re Killing It’ ma solo grazie all’ospitata di Sam Carter degli inglesi Architects, che porta sul tavolo la sua caratteristica voce e linee melodiche sempre di alto livello. Un bel flop quindi per gli Antagonist A.D. (e per la Lifeforce, label ormai in caduta quasi libera), tutto fumo e… arrosto bruciato!
(Davide Perletti)
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