Anacondas ‘Sub Contra Blues’
Review Overview
7.5
8ANACONDAS
‘Sub Contra Blues’-CD
(Prosthetic)
7.5/10
Lo sappiamo: lì fuori è una giungla di post tutto bands, gente che ha modificato il concetto di hardcore talmente a fondo, da averlo reso irriconoscibile. Ma è anche vero che, tra loro, ci sono alcuni autentici cavalli di razza. Non lo erano, onestamente, i Johnny Truant, del giro Org negli anni ’90, ma lo sono oggi gli Anacondas. Il loro mondo è un mondo completamente conosciuto, non scoprono né acqua calda né bicchiere né scorza di limone, ma la loro capacità è di non far digerire il postcore, quanto di farlo metabolizzare. Due citazioni alte, i Tool e i Deftones, per metterci subito in strada. E poi i Cave In e forse anche i Pelican. Ma i primi tre sicuramente. Hanno quel senso etereo, quasi fluttuante: già due brani come ‘Moon On Fire’ e ‘Down By The River’ sono la spiegazione di come ci sia una creatività nello sviluppo del mondo hardcore. Addirittura ‘Down By The River’, almeno per il sottoscritto, è una grandissima canzone. Ci si sente l’emozionalità di ‘Diamond Eyes’, l’universalità dei Tool di ‘Aenima’ e anche certi passaggi nervosi degli ultimi At The Drive In. Quanto basta per dire che gli Anacondas sono una band di altissimo livello.
(Mario Ruggeri)
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