American Nightmare ‘S/t’
Review Overview
9
9AMERICAN NIGHTMARE
‘S/t’-LP/CD
(Rise)
9/10
Quando nel 2001 uscì il debutto degli American Nightmare ‘Background Music’, lo ascoltai ininterrottamente per mesi. Li vidi anche in uno sfigatissimo pub per metallari a Vicenza (o era Treviso, non ricordo bene-Vicenza/ndr)) assieme a 30 persone e furono incredibili. Ora, dopo un cambio di nome (Give Up The Ghost), l’album ‘We’re Down ‘Till We’re Underground’ e lo scioglimento avvenuto nel 2004, il combo di Boston torna sulle scene, con la stessa line up che era in forze al momento dello split. Il tutto è stato annunciato con alcuni show di reunion passati pure dall’Europa. Il suono degli American Nightmare non è più quello furente dell’esordio di 17 anni fa, ma si è fatto più oscuro e riflessivo, se mi concedete il termine. Non aspettatevi le bordate assassine di pezzi come ‘We Are’, ma approcciatevi a questo nuovo album con la mente molto aperta. La voce di Wes Eisold (mente che sta dietro ai Cold Cave e ai Some Girls) non urla più come una volta, ma risulta lo stesso sofferta e molto emotiva. La band suona incorporando quel sottile filo che passa dall’hardcore per finire nella dark new wave. Ascoltate un brano come ‘Colder Than Death’, con il suo incedere marziale ed ipnotico. Certo, non mancano episodi più smaccatamente hc, ma gli American Nightmare in questo nuovo lavoro lasciano che tutte le loro molteplici influenze vengano fuori, senza che nessuna prenda il sopravvento. Sono rimasto davvero colpito da questo comeback, che mi riconsegna una band dalla pelle mutata e in una forma smagliante. Spero vivamente di potermeli gustare dal vivo di nuovo quanto prima…
(Marco Pasini)
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