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Salad Days Magazine | November 21, 2024

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Amaranthe ‘Massive Addictive’

Amaranthe ‘Massive Addictive’
Salad Days

Review Overview

3
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Rating

AMARANTHE
‘Massive Addictive’-CD
(Spinefarm/Universal)
3/10


E’ incredbile come la Svezia abbia prodotto gruppi come Grave, Entombed, Morbid, Treblinka e decine di altri che continuano a popolare i miei ascolti odierni e poi sia in grado di produrre una band come gli Amaranthe. Annunciati da un comunicato stampa in pompa magna che manco per presentare il nuovo degli Ac/Dc, mi accingo a parlarvi di loro. Terzo album, 12 tracce di… Bhò? Metal? Pop? Elettronica? A me sinceramente appena è partito il pezzo mi è sembrato di ascoltare gli Ace Of Base versione hard rock. Di metal qui ne vedo pochino. Le voci in campo sono tre: una super zuccherosa e melodica di tale Elise Ryd, una melodica ma più robusta ad opera di Jake E ed infine quella urlata di Henrik Englund Wilhelmsson. Musicalmente ci troviamo di fronte ad un cocktail di hard rock leggerino leggerino condito di elettronica che spesso e volentieri sconfina nella dance degli anni’90. Il suono è tecnlogico ed in alta definizione, totalmente disumano, sembra che si siano seduti di fronte ad un Mac con il Pro Tools a cannone per comporre i pezzi (e secondo me l’hanno fatto effettivamente). Non riesco a dare un giudizio classico sul suono di chitarra, basso e batteria, perchè il tutto risulta finto e totalmente affogato sotto decibel di suoni plastici e robotici. Sinceramente ho smesso di ascoltarli al quinto pezzo, perchè non riesco a capirne il senso. Piaceranno a chi va matto per Marylin Manson, Rammstein e gruppi del genere. Io sinceramente spero di non ascoltarli più in vita mia.
(Marco Pasini)

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