All Time Low + Neck Deep + Real Friends @ Fabrique, Milano – recap
È un lunedì sera, apparentemente una serata dove (almeno a inizio marzo) non c’è granchè da fare.
Non questo lunedì però. A cinque anni di distanza dal loro primo show nel belpaese, tornano a farci visita gli All Time Low, band americana dedita al pop punk (ultimamente più pop che punk). La serata si preannuncia interessante, ad iniziare dal sold out totale del Fabrique, sito nella periferia milanese, alle due band di apertura Neck Deep & Real Friends. E’ proprio il quintetto dell’Illinois ad aprire le danze. Il sound non è dei migliori, ma siamo ad inizio serata, e ci può stare. I ragazzi sotto al palco iniziano a muoversi, sotto gli insulti dei genitori accorsi a salvare le proprie figlie dal pogo. Si, avete letto bene. Le prime 5/7 file sono colme di teens urlanti che non hanno mai visto un concerto in vita loro (no, One Direction e 5 Seconds Of Summer non sono classificabili come concerti). Rimango piacevolmente sorpreso dalla scelta dei pezzi e per la chiusura con la doppia hit ‘I Given Up On You’ & ‘Late Nights In My Car’. E’ il turno dei Neck Deep. La band inglese inizia a suonare nel delirio sonoro, aka, il fonico dev’essere sordo. Infatti piu volte i vari componenti chiedono modifiche sui loro monitor audio. Orfani di chitarrista (causa dolce arrivo e sostituito dal loro tour manager) non riescono proprio ad impressionarmi. Non era la prima volta che li vedevo in azione, e non voglio dire che non ci sappiano fare, ma li trovo un po’ sopravvalutati. Dopo di che, è finalmente il momento della band headliner. 2000 giovani voci li acclamano a gran oce e loro non si fanno certo attendere. Partono subito con due classici come ‘Lost In Stereo’ & ‘Stella’. Poi un susseguirsi di pezzi piu o meno conosciuti, degli ultimi album. Proprio quelli che non ho mai digerito troppo. Sebbene i pezzi non siano (da me) troppo conosciuti, apprezzo tantissimo la presenza scenica. Gli All Time Low sanno il fatto loro, e non hanno certo bisogno di dimostrare il loro valore. Trovano anche il tempo per 2 cover (Green Day & Blink 182) facendo salire sul palco anche dei fortunati fans. Come detto prima, resto piacevolmente sorpreso nell’essere andato li esclusivamente per i Real Friends (ed un po’ i Neck Deep) ed essermi divertito un sacco proprio con gli All Time Low!!!
REAL FRIENDS:
Maybe This Place Is The Same
I Don’t Love You Anymore
Floorboards
Loose Ends
Summer
Old Books
I’ve Given Up On You
Anchor Down
Late Nights In My Car
NECK DEEP
Losing Teeth
Tables Turned
Damsel In Distress
Crushing Grief
All Hype No Heart
Zoltar Speaks
Say What You Want
Silver Lining
Growing Pains
A Part Of Me
Kick It
What Did You Expect
ALL TIME LOW:
Lost In Stereo
Stella
Heroes
A Love Like War
Damned If I Do Ya (Damned If I Don’t)
The Irony of Choking On A Lifesaver
American Idiot
Weightless
Remembering Sunday
Therapy
Somewhere In Neverland
Backseat Serenade
Time Bomb
Six Feet Under The Stars
Something’s Gotta Give
The Reckless And The Brave
All The Small Things
Dear Maria Count Me In
(Txt Michele Fenu, pics Francesco Castaldo x Salad Days Mag – All Rights Reserved)
Submit a Comment