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Salad Days Magazine | November 21, 2024

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Aftersundown/One Day in Fukushima ‘Barbaric Scenario’

Aftersundown/One Day in Fukushima ‘Barbaric Scenario’
Salad Days

Review Overview

8
8
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Rating

AFTERSUNDOWN/ONE DAY IN FUKUSHIMA
‘Barbaric Scenario’-SPLIT
(ZAS Autoproduzioni/Deevolution/Fresh Outbreak/Barbarie Autoproduzioni/Italian Extreme Underground/Impeto/Zero Produzioni/17Records Distro/Perettacore/Kaspar House/Cosmic Tunes/Disastro Sonoro/Inmundo/Skitnaste/Bolzkow/Giorni Neri)
8/10


Godo quando mi arriva del grind da recensire: è uno di quei generi dove mi sento di spendere, a proposito, parole come “resilienza” o “fare gruppo”. Ci sono altre scene dove gli split sono tra gruppi così lontani (geograficamente) tra loro? Vorrà dire qualcosa che i Wormrot, uno dei gruppi di riferimento, vengano da Singapore? Non c’è Ammmerica che tenga: il grind è forse l’unico filone veramente “democratico”, una nicchia dove gli spagnoli Looking For An Answer valgono come gli svedesi Nasum, come gli italiani Cripple Bastards e così via. E diciamolo, con grande spocchia: la stampa ufficiale non recensirà mai uno split frutto della collaborazione di una quindicina di etichette sconosciute. Solo per il fatto che ‘Barbaric Scenario’ possa rovinare l’impaginazione delle colonne pulitine di XXXscribacchio e compagnia bella mi fa aggiungere un voto. Per finire, quale opera di qualsiasi genere può dirsi “compiuta” nello spazio di un 7”? Il disco è una bomba. Due modi di vedere il grind, due pezzi “simbolo”. Gli Aftersundown sono più crust, più sporchi, più caotici, e la cover dell’immortale ‘Police Bastard’ dei Doom è lì a dimostrarcelo. Il lato One Day, invece, parte con un pezzo che si chiama ‘The March Of The 1st Republic/Kadogo’: il primo minuto è un concentrato della prima parte di ‘Hell Awaits’ (per il sottoscritto la più bella canzone degli Slayer)… cambio tempo, 40 secondi di fuochi d’artificio, rallentamento con finale strumentale che mi sono tirato un pizzicotto pensando: “un nuovo pezzo degli S.O.D.??”. Un’atmosfera più hardcore, una registrazione molto più “glaciale”, più nordica rispetto agli indonesiani. C’è un vincitore nel lotto? Per fortuna no… “come scegliere tra la mamma e il papà”.
(franz1972)

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