Abkehr ‘In Asche’
Review Overview
7.5
7.5ABKEHR
‘In Asche’-CD
(Sentient Ruin)
7.5/10
Benvenuti all’Inferno. ’In Asche’ è l’album di debutto del duo tedesco Abkehr. Un equilibrio perfetto tra vecchia e nuova scuola. Un black metal che richiama archetipi stilistici della prima ondata ma che lascia spazio alla nuova spinta del black metal atmosferico. A metà tra ‘The Cold Earth Slept Below’ dei Judas Iscariot, Leviathan e le opere ambient di Burzum. ‘In Asche’ è composto da quattro brani, titolati semplicemente con la numerica romana, quasi ad esprimere un climax atmosferico colmo di nichilismo. La voce sembra essere un sottofondo, un lamento lontano ed infernale; grida inumane parlano di odio. Tra ritmi velocizzati all’estremo, improvvisamente rallentati e avvolti da atmosfere eteree, gli Abkehr riescono a dar prova di una capacità compositiva dinamica ma senza alcun ombra di confusione. Poche sbavature. Nonostante il richiamo alla vecchia scuola sia palesemente riconoscibile il duo tedesco decide di abbandonare ogni aspetto lo-fi. Questo gioca al loro favore nel momento in cui la ricerca del suono è estremamente raffinata, tra tappeti di suono neri, ritmiche schizofreniche e voci d’oltretomba. Il brano di chiusura, ‘IV’, l’espressione sonora di un mondo così incorporeo da allontanarsi addirittura dallo stereotipo delle fiamme dell’Inferno; atmosfere eteree che sembrano evolversi verso uno spaccato di sovrannaturale, accompagnate da cavalcate maestose. Così concludono gli Abkehr, lasciando una perfetta prima traccia del loro passaggio.
(Valentina Vagnoni)
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