AA.VV. ‘MESMERIZED – A TRIBUTE TO CELTIC FROST’
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7AA.VV.
‘MESMERIZED – A TRIBUTE TO CELTIC FROST’-CD
(Time To Kill)
7/10
Uscirà a gennaio per i tipi di Time To Kill Records questo inaspettato, e per niente scontato, tributo ai Celtic Frost dal titolo ‘Mesmerized A Tribute To Celtic Frost’, curata dal nume tutelare della scena metal estrema italiana nonché membro fondatore degli immensi Schizo, Alberto Penzin. Dopo l’uscita di ‘Discharged vol. 2- A Tribute To Discharge’ (sempre curata da Penzin e sempre su TTK) che coinvolgeva 6 band nel dare la loro personale versione dei “classici” brani della band punk briannica, anche in questa nuova uscita sono state coinvolte 6 band che sono, per la loro forte attività live e il loro sound riconscibile, dei punti di riferimento per la musica metal in Italia. Andiamo a conoscere le band e il brano che interpretano. Prima traccia per i fiorentini Barbarian con ‘A Kiss Or A Whisper’, brano tratto dal quinto album dei C.F Vanity/Nemesis. I Barbarian, con il loro approccio grezzo e brutale, rendono la traccia esaltante e molto vicino all’originale. Seconda traccia per i Bunker 66, i siciliani sono qui alle prese con ‘Juices Like Wine’ tratta da Cold Lake del 1988. L’operato dei Bunnker 66, in questo caso, è così chirurgico che si cuciono addosso questo brano come se fosse una hit tratta dai loro splendidi album. Incredibile. La terza traccia è ‘I Won’t Dance’ che ha cambiato, secondo me, i connodati ai C.F., un brano spartiacque: nulla di così easy e allo stesso tempo così maedettamente cool. Azzardo totale e magnifica creatura. I CO2 (nuovo progetto di A. Penzin che porta avanti dal 2010) se ne prendono cura, ma con piglio trasgressivo e molesto, questo produce un doppio effetto che rende difficile ed equilibrato l’ascolto. Particolare. ‘Procreation (Of The Wicked)’ tratto da Morbid Tales anno di grazia 1984 è la quarta traccia presa in esame dai romani Doomraiser che sono fautori di una miscela esplosiva di doom metal e psichedelia e altre influenze. Il brano, infatti, si snoda tra libere sensazioni liquide miste a un doloroso doom onirico, molto interessante. Quinta traccia per i Kryptonomicon di Monfalcone che non nascondono per niente la loro influenza principale proprio nei Celtic Frost ed Hellhamer; qui prendono in carico il classico dei classici ‘Morbid Tales’ dal leggenderario ‘Emperor’s Return’, la band tira fuori una versione davvero azzeccata e maledettamente adrenalinica. Bella. L’ultima song è ‘Necromantical Screams’ e, in questo brano, si cimentano nientemeno che i padrini del metal estremo nostrano: i Necrodeath. Il brano è uno dei clamorosi pezzi di ‘To Mega Therion’ capolavoro maldetto del 1985 dei nostri amati svizzeri. Il brano, che conosciamo tutti, rappresenta anche uno dei vertici creativi dei C.F. e viene interpretato dalla band ligure in modo magistrale e con molta attenzione, soprattutto nei passaggi più onirici e orrorifici. Magnifica coda che chiude uno spledido tributo.
(Giuseppe Picciotto)
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