Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | November 22, 2024

Scroll to top

Top

No Comments

Oranssi Pazuzu ‘Mestarin kynsi’

Oranssi Pazuzu ‘Mestarin kynsi’
Salad Days

Review Overview

8
8
8

Rating

ORANSSI PAZUZU
‘Mestarin kynsi’-CD
(Nuclear Blast)
8/10


Il primo disco degli Oranssi Pazuzu usciva nel 2009, per la Violent Journey Records, etichetta indipendente finlandese, paese di provenienza della band. Fin da subito hanno scavalcato gli stilemi classici del black metal per lasciar trasparire un eterogeneità sonora che rivelava la necessità di smarcarsi da ogni catalogazione. Oggi, Gli Oranssi Pazuzu, sono l’incarnazione della controversia. Quando e come la contraddizione diventa lineare? Difficile spiegare il momento in cui, la contrapposizione, la divergenza e la complessità siano diventati, per questa band, elementi che spiegano una sola cosa: l’equilibrio risiede nel caos. Immaginate di dare una definizione a Stockhausen. Per alcuni il paragone sembrerà poco calzante, forse pretenzioso, ma si tratta dello stesso tipo di intuizione musicale. Gli Oranssi Pazuzu non hanno mai smesso di fare ricerca e questo risplende come la luce del sole in questo disco. Durante il loro percorso artistico è evidente il contatto diretto con la trasformazione dei linguaggi della musica black metal, drone, elettronica, psichedelica e persino folk. L’ascolto di questo ultimo lavoro richiede tempo e la distruzione dell’irrefrenabile istinto di provare ad incasellare ciò che si sta ascoltando. ‘Mestarin Kynsi’ è una sperimentazione sonora onirica capace di trasformare la sensazione di fluttuare nello spazio in quella di sentirsi incastonati in roccia lavica. Terra e Cosmo uniti. Si trascende per poi cadere. Le sovrapposizioni musicali sono tante, a volte troppe, tanto da sentirsi soffocati, e probabilmente così tante da pensare che non ci sia senso alcuno in quello che si sta ascoltando. D’altra parte credo che quest’album suggerisca un pensiero che ora più che mai è determinante: estendere la tavolozza delle possibilità musicali. In conclusione, chi non vede rigore in questo caos probabilmente ha ascoltato male il disco.
(Valentina Vagnoni)

17.10 Milano – Legend Club

Submit a Comment