As I Lay Dying+ Chelsea Grin + Unearth + Fit For A King @ Magazzini Generali, Milano – recap
C’era il pubblico delle grandi occasioni per l’unica data italiana del tour europeo degli As I Lay Dying a supporto del nuovo album ‘Shaped By Fire’.
Data che arriva a poco meno di un anno da quella “test” di Bologna e dalla rimessa in pista della band dopo l’uscita di galera di Tim Lambesis. Così come quello bolognese lo scorso anno, anche il pubblico milanese ha deciso di dare una seconda possibilità al singer californiano e alla sua band. Il concerto non delude le aspettative, i cinque sono in formissima e il pubblico ringrazia con sing-a-long, e circle pit continui. Scaletta onesta che ha fatto felici un po’ tutti, spaziando dai tempi che furono di ’94 Hours’ per arrivare ai giorni nostri di ‘Shaped By Fire’ passando per i classiconi di ‘Shadows Are Security’ e ‘An Ocean Between Us’. Un’ora e poco più di live e a casa tutti sudati, felici e contenti.
Non posso dare un feedback su Fit For A King e Unearth (che avrei voluto vedere – mi dicono abbiano comunque spaccato); riesco giusto a vedere un paio di pezzi dei Chelsea Grin, che mi hanno fatto pensare di essere ad una sagra del cinghiale mentre sgozzano il cinghiale. Hanno la loro fan base, non avranno mai il sottoscritto. Lascio la parola al mio bro Stefano per due righe sulle band d’apertura: ad aprire le danze per i cinque di San Diego, ci pensano i recenti (ormai con ben cinque album all’attivo) Fit For A King. La band texana si presenta con un set molto breve e d’impatto che non delude e che scalda le prime file. In molti già li conoscevano e la cosa non può far solo che piacere ai giovani cowboys.
Un veloce cambio palco e si passa ai veterani Unearth e nell’aria sembra già di risentire quelle vibrazioni di quei tantissimi tour dell’epoca d’oro metalcore mid 2000s. I cinque di Boston esordiscono con la granitica ‘Incinerate’ dal nuovo album ‘Extinction(s)’ passando per i loro migliori pezzi tra storici breakdowns, virtuosismi accompagnati da un ottimo intrattenimento con il pubblico. Concludono con la storica ‘The Great Dividers’, il pubblico ringrazia calorosamente e loro sembrano molto soddisfatti.
(Txt Francesco Zavattari x Salad Days Mag – All Rights Reserved)
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