STANIS
‘Tales From A Modern Society’-LP
(Autorpoduzione)
7.5/10

Dopo un paio di Ep, per i bolognesi Stanis è tempo di full length. Stiamo parlando di ‘Tales From A Modern Society’ uscito, autoprodotto, a fine giugno. Già nel moniker, mi piace pensare, che gli Stanis ci vogliano dare indicazioni circa una presa di distanza per il “troppo italiano” (anche se l’artwork ci condurrebbe verso altri temi) e difatti il loro punk rock / melodic hardcore attinge a piene mani dall’universo nineties dell’Epitaph e della Fat Wreck o della Burning Heart. Un punk, quello degli Stanis, che sta dalle parti di Satanic Surfers, Ignite, Pulley ma pure No Fun At All o Good Riddance. I luoghi comuni ci sono tutti, pure la canzone d’amore, ed ogni ingrediente è là dove deve essere e ponderato con equilibrio. Che gli Stanis conoscano alla perfezione la grammatica del punk rock, questo è sicuro, ma ‘TFAMS’ non è un compitino di maniera, pur rimanendo un trionfo del culto del tupa tupa. Gli Stanis hanno tante frecce al proprio arco e se la voce si esercita in interpretazioni sentite (cori ma anche sfaccettature che ricordano il tocco malinconico degli Alkaline Trio), in genere sono secchi e micidiali, asciutti e muscolosi ma dal cuore puro. I singoli sono due: ‘Ready Reply’, di cui c’è un videoclip, e ‘Society’. Mentre nella conclusiva ‘Live Funeral’, il brano più lungo del disco, c’è il cameo di Zock degli austriaci, e
sciolti da pochissimo, Astpai. La scelta dell’inglese è funzionale a collocarli in una dimensione di respiro internazionale e non è un caso che i tre bolognesi bazzichino già in Europa e in festival importanti.
(Santo Premoli)