Fu Manchu ‘Clone Of The Universe’
Review Overview
7.5
7.5FU MANCHU
‘Clone Of The Universe’-LP
(At The Dojo)
7.5/10
Dodici album all’attivo e tanta voglia di andare avanti per la propria strada: Scott Hill e compagni non si scompongono di una virgola e tornano nell’anno di grazia 2018 con l’ennesimo episodio di stoner rock ad ampio raggio, che pesca a piene mani da un passato remoto di retaggio punkeggiante e arriva a lambire tutto il panorama rock drogato che si possa immaginare (dall’heavy psych al fuzz rock e dintorni). ‘Clone Of The Universe’ ovviamente non inventa nulla ma anzi, forse se leggiamo il titolo dell’album con mood ironico, possiamo ben dire che in questo disco ritroviamo un po’ la summa del verbo Fu Manchu. Trovano infatti posto in questo nuovo lavoro brani più veloci e scatenati come l’opener ‘Intelligent Worship’ ma anche gustosi sali-scendi come nell’ottima ‘Slower Than Light’; nel mezzo brani di mestiere ma di assoluto valore (citiamo l’acida e lisergica ‘(I’ve Been) Hexed’) e un finale pirotecnico con la lunga jam intitolata ‘Il Mostro Atomico’ con la comparsata niente meno di Mr. Alex Lifeson dei Rush. Alla fine di questo nuovo viaggio sonoro ci ritroviamo l’ennesimo ottimo capitolo di marca Fu Manchu, un lavoro distante dal classico ‘The Action Is Go’ (e più sulla scia dell’ultimo ‘Gigantoid’) ma assolutamente solido e in grado di dare la paga ai tanti gruppi clone (‘Clone Of The Universe’?) in circolazione. E fosse solo la scusa per rivedere la polo variopinta del buon Scott agitarsi e impregnarsi di sudore su qualche palco di casa nostra accogliamo con favore questo nuovo disco.
(Davide Perletti)
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