Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

Salad Days Magazine | December 23, 2024

Scroll to top

Top

One Comment

Cold Years ‘Northern Blue’

Cold Years ‘Northern Blue’
Salad Days

Review Overview

6.5
6.5
6.5

Rating

COLD YEARS
‘Northern Blue’–EP
(Homebound)
6.5/10


È prevista per il prossimo 2 marzo l’uscita dell’EP da quattro pezzi ‘Northern Blue’ per la Homebound Records dei Cold Years, band rock di Aberdeen con all’attivo un altro paio di EP, ‘Mile Marker’ del 2015 e ‘Death Chasers’ del 2016. Il ritorno sulle scene di questo gruppo è una buona cosa per chi ha nelle proprie corde Bruce Springsteen e i conseguenti Gaslight Anthem (questi ultimi da poco riunitisi, dopo essersi presi una pausa a seguito di ‘Get Hurt’ del 2015, per celebrare il decennale di ‘The ’59 Sound’), dato che i Cold Years si rifanno quasi in toto ai ragazzi di New Brunswick, NJ: distinguere le due band è difficile per un orecchio non abituato, tanto è simile il cantato del frontman Ross Gordon, che però canta della sua Scozia operaia, adattando lo stile americano alla sua terra, spesso poco ospitale e squallida, come forse qualcuno avrà letto anche nelle opere di Irvine Welsh; l’immediatezza poetica e la carica si può sentire da subito in pezzi come ‘Seasons’ e il singolo di debutto per l’EP, ‘Miss You To Death’, abbassando il tono con ‘What I Lost’, forse la più gaslightanthemiana di tutte per atmosfera, dove poi la chiusura con ‘Final Call’ richiama nel testo proprio il singolo, rallentando ulteriormente e quasi sospirando e sussurrando. Dopo tre EP, i Cold Years si confermano una band solida sulla corsa breve, anche se poco avvezza alla sperimentazione, cose che in questo ‘Northern Years’ ci possono anche stare, ma che incideranno sulla lunga, che si rimane comunque in attesa di ascoltare.
(Fabrizio De Guidi, @fabriziodeguidi)

Comments

Submit a Comment