Loincloth ‘Psalm Of The Morbid Whore’
Review Overview
9
9LOINCLOTH
‘Psalm Of The Morbid Whore’-LP
(Southern Lord)
9/10
Questo secondo disco dei progressive metaller Loincloth è purtroppo anche l’ultimo. Da quando la band ha smesso di suonare live, i suoi membri hanno deciso di porre la fatidica pietra tombale su questo progetto. Questo disco è assolutamente meraviglioso. Interamente strumentale, dimostra un songwriting di razza ed un bagaglio tecnico invidiabile. I brani non superano i tre minuti di lunghezza (tranne il finale, ovvero ‘Ibex’), evitando quindi inutili sbrodolamenti fine a se stessi, in favore di una concretezza e immediatezza che giovano molto alla qualità finale di questo vinile. Le track sono sbilenche, piene di cambi e di controtempi, con dei riff allucinati e dissonanti, che vi rapiranno subito. Alla batteria troviamo quel Steve Shelton che sedeva dietro al drum kit di un gruppo stellare come i Confessor, che mi fece letteralmente impazzire con il debutto ‘Condemned’ su Earache Records nel 1991. Quindi non tarderete a capire di che caratura e bellezza siano le partuture di batteria in questo disco. Mi dispiace solo che, come accennavo in apertura di recensione, sia il canto del cigno per questa interessantissima band. Chissà cosa ci avrebbe riservato il futuro se avessero continuato…
(Marco Pasini)
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