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Salad Days Magazine | November 22, 2024

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Ignite ‘A War Against You’

Ignite ‘A War Against You’
Salad Days

Review Overview

7.5
7.5
7.5

Rating

IGNITE
‘A War Against You’-LP/CD/Digital
(Century Media)
7.5/10


Cronaca di un successo annunciato. Dopo dieci anni di (quasi) silenzio totale, interrotto solo da tour prima confermati poi saltati all’ultimo minuto, Zoli Teglas (voce del combo californiano) che presta la sua voce ai Pennyise e poco altro, gli Ignite sono tornati. Il precedente ‘Darkest Days Ahead’ aveva mandato schiere di ragazzi e ragazze in brodo di giuggiole. Questo nuovo ‘A War Against You’ gli darà il colpo finale. Sì, perchè il gruppo di Orange County ha confezionato un disco semplicemente perfetto. Non c’è un solo errore, un solo elemento sbagliato in questi tredici pezzi nuovi di zecca. Le danze si aprono con ‘Begin Again’ e ‘Nothing Can Stop Me’che suonano come due dichiarazioni di intenti: siamo tornati e siamo qui per rimanere. Il disco prosegue fra pezzi veloci ed altri quasi dal sapore pop rock melodico. Su tutto troneggia la voce di Teglas, in evidente stato di grazie. Potentissima, in grado di toccare tonalità alte impensabili per altri hardcore singer, un vero motore canoro. Le chitarre suonano precise e hanno un suono cristallino e definito in maniera maniacale. Gli intrecci melodici che sono sono fatti apposta per mantenere altissimo il livello di partecipazione quando verranno suonati dal vivo. Il basso di Brett Rasmussen (unico superstite del nucleo originario, visto che Teglas ha preso le redini vocali a partire da ‘Call On My Brother’) è suonato con la consueta maestria e apporta il giusto grado di coesione al tutto. Alla batteria troviamo Craig Anderson. Sebbene io preferisca il tocco più hardcore di Casey Jones, non sfigura per niente, contribuendo in maniera eccelsa a definire il suono. Un ritorno in pompa magna, per un gruppo che da anni ha fatto breccia nel cuore di migliaia di fan in tutto il globo. Certo, I tempi anche solo di ‘Past Our Means’ sono definitivamente tramontati, ma fa parte del corso naturale delle cose.
(Marco Pasini)

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