CAN’T SWIM
‘Death Deserves A Name’-EP
(Pure Noise)
7/10

Siamo a Keansburg, New Jersey. Introduciamo una nuovissima band: nascono nel 2015 dall’idea del cantante, Chris Loporto, Pure Noise Records li ha appena agganciati scegliendo di produrne un disco, loro sono i Can’t Swim. ‘Death Deserves A Name’, così hanno scelto di intitolarlo, è l’Ep che l’etichetta americana, già conosciuta per avere nel roster band del calibro di Gnarwolves, Four Year Strong, The Story So Far, Vanna… ha scelto di produrre per loro. Cinque brani, ‘Your Clothes’ posto in apertura è il singolo che la band sta promuovendo insieme ad un video clip e che ha già raggiunto più di 30.000 visualizzazioni, beh niente male visti i tempi e le nuove logiche musicali! In principio, ascoltando e riascoltando la voce colpisce e richiama all’istante quella dei già citati The Story So Far come dei simili Such Gold, altra band molto conosciuta nel genere. Talvolta sembra di risentire i Boxcar Racer di Tom Delonge. Dopo un primo skip frenetico delle canzoni che farciscono questo disco però qualche particolarità riesce a saltar fuori: molte le doppie voci e i contro canti, forte la spinta delle tonalità basse nella ritmica (forse dovuta ad un’accordatura scelta apposta su questa linea tonale appunto, forse per uno studio dei suoni accurato sui livelli degli ampli), dettaglio che riesce a scandire più che il resto del costrutto generale l’andatura dei brani. Nulla di eccessivamente nuovo ma i Can’t Swim sanno il fatto loro. Ho riascoltato più di una volta questo release e a ogni ascolto ne sono rimasto convinto, funziona, scorre velocemente, la melodia trascina e tutto ciò che la band sta cercando di crearne attorno si avvolge di semplicità e schiettezza. Foto in bianco e nero, un video clip non troppo arzigogolato, font semplici, una copertina molto chiara, un volto di donna e un bavaglio con su scritto il proprio nome, nulla di troppo complesso davvero un bel concept. Beh Pure Noise Records continua a fare un gran lavoro, nel mentre ascoltiamoci questo ‘Death Deserves A Name’.
(Turi Messineo)