THE MATCH: The Swellers vs Pulled Apart By Horses
THE MATCH… 7 scheggie di pazzia SWELLERS vs PULLED APART BY HORSES
Secondo appuntamento per quel che concerne la fatidica intervista doppia di Salad Days Mag. 7 domande a bruciapelo a Ryan Collins (chitarrista degli Swellers) e James Brown (chitarrista dei Pulled Aparth By Horses) incontrati al Vans Off The Wall Music Night.
SD: Gli Swellers suonano pop-punk, i Pulled Apart By Horses indie-rock e gli Anti-Flag punk-rock. Mi dite che ci fate tutti assieme in tour?!
Ryan Collins: Effettivamente non posso darti torto! Diciamo che siamo in giro a fare ciò che più amiamo, suonare!
James Brown: A me piace da morire suonare con band che non centrano nulla con la mia! E’ più divertente, sai che noia a sentirti sempre lo stesso genere per tutta la serata?!
SD: Ok, ve la siete cavata bene. Ma ditemi, Ryan voi siete sotto la stessa etichetta dei Paramore e di sicuro la cosa ha un certo peso nella composizione del cast di un festival come questo, mentre voi James siete sotto un’etichetta ancora poco conosciuta come la Transgressive Records. Insomma raccomandati vs. fortunati?!
JB: (Risate generali) Cazzo no, così ci smonti! A parte gli scherzi penso che nel mondo musicale sia sempre più difficile emergere per i soli meriti. Insomma se non hai conoscenze non vai da nessuna parte, per intenderci. Fortunatamente ci sono ancora persone fantastiche come lo staff di Vans che ci mette gusto e passione nelle cose, se siamo qui in fondo è perché siamo piaciuti e questa è la cosa più importante
RC: Coi Paramore siamo molto amici, ma non credo che sia il nostro biglietto da visita far parte della stessa casa discografica. Ci siamo fatti e ci stiamo facendo un gran culo per farci conoscere in giro, quindi dico che la nostra presenza è dovuta più ai meriti che a spinte importanti!
SD: Che ne pensate dell’Italia? Evitiamo le solite risposte bel clima, si mangia bene e così via please…
RC: Bel clima non direi proprio, fa un freddo porco da voi! Non ho visto granché e di quel poco che ho visto di Milano posso dire che non ha nulla da invidiare nel bene e nel male a grandi metropoli come New York, Londra o Berlino.
JB: Se mi togli il cibo che vuoi che ti risponda?! Le ragazze! Sono davvero troppo belle, su dieci che ne vedo passare penso che almeno sette mi potrebbero far innamorare dopo dieci secondi!
SD: Il fatto di girare in tour, produrre dischi che verranno poi venduti in tutto il mondo vi fa sentire un po’ rockstar? In fondo siete tutti giovanissimi…
RC: Rockstar no, ma credimi è una bella sensazione. Soprattutto se penso alle orde di sfigati che abitano nella mia citt
Submit a Comment