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Salad Days Magazine | December 21, 2024

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Slander interview

Slander interview
Salad Days

E’ passato ormai un po’ di tempo dall’uscita del loro primo Ep e di quell’incredibile videoclip, che vedeva protagonisti due non animati ma umani Beavis And Butted. Quello era solo l’inizio di un viaggio colmo di avventure, pazzie e musica velocissima. Direttamente da Venezia, loro sono gli Slander! Nell’Ottobre del 2014 hanno pubblicato un vinile in 7” intitolato ‘The Rush’, con una super copertina firmata Cento Canesio e da poco distribuita dall’etichetta abruzzese Indelirium Records. Reduci da svariati tour europei e italiani, sono riusciti a tirar su una nuova parte di scena del nostro paese, ormai grazie alla loro passione e al loro spirito organizzativo Venezia Hardcore e Trivel Collective sono un punto fermo per tutti, concerti che esplodono. Stanno per uscire con della nuova musica, sarà uno split, per questo, con curiosità gli ho girato un po’ di domande per saperne di più su di loro e su questo nuovo disco, a voi gli Slander!

SD: Ciao ragazzi, allora partiamo con una domanda molto semplice e diretta: da dove salta fuori il nome Slander? Quando nasce la band e con quale spirito vi siete approcciati a questo genere musicale e a questo mondo sotterraneo? Insomma chi sono gli Slander?
GLI SLANDER SONO UN MEZZO KURDO, UN SICILIANO, UN VICENTINO, UN ROMANO E UN VENEZIANO. TRE DI NOI SONO PIÚ O MENO CRESCIUTI ASSIEME ALL’INTERNO DI UNA SALA PROVE COMUNALE AUTOGESTITA. IO, JERK E LEO AVEVAMO VOGLIA DI SUONARE ED ERAVAMO REDUCI DA ALTRE 2 BAND (AMEN E JOE STRAYO), CI MANCAVANO UN CANTANTE E UN’ALTRA CHITARRA, FINO A QUANDO NON ABBIAMO CONOSCIUTO KAFKA, CHE INIZIALMENTE CON NOI NON CI VOLEVA NEMMENO SUONARE; POI ALLA FINE É ANDATA. ENRICO É STATO IL NOSTRO PRIMO CANTANTE ED É STATO BELLO CONOSCERSI LITIGANDO AD UNA FESTA. 

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SD: Sin dall’inizio vi siete contraddistinti per il vostro stile super-thrash, e lo si nota dalle vostre grafiche sulle maglie, dai vostri video clip. Avete preso spunto da qualche band in particolare, da qualche corrente culturale o artistica in particolare per tutto questo? O siete soltanto matti?
CORRENTE CULTURALE? AHHAHAHAH! PER VEDERE E DARTI UNA RISPOSTA DA SOLO GUARDATI SU YOUTUBE “DARE FASTIDIO IN UN BAGNO PUBBLICO”.

SD: State vivendo una scena diversa da quella del passato sicuramente e fate ormai parte di una fascia nuova, moderna. Rispetto all’andamento che ha ormai preso il tutto, quindi la velocità nelle comunicazioni e nella ricerca grazie al web, l’organizzazione degli eventi e l’ascolto ormai minimalizzato al massimo, voi siete l’esempio contrario a mio parere. Organizzate tutto in modo pratico, attacchinaggi notturni, riunioni, stampe, girate parecchio organizzandovi le date da soli, girate i vostri videoclip da soli, insomma la logica del DIY è per fortuna molto presente. Come vi ponete rispetto a questi argomenti guardando al passato e riflettendo sul presente?
GLI SLANDER COME VENEZIA HARDCORE E TRIVEL COLLECTIVE SONO REALTÁ AL 100% DIY. FARCI LE COSE DA SOLI É LA PIÚ GRANDE SODDISFAZIONE ALLA FINE DI TUTTO. NON CREDO CI SIA UN GIUSTO O SBAGLIATO NELLE COSE, CREDO CI SIA IL FARLE O NON FARLE. SE UNO DOVESSE FARSI MILLE SEGHE PER BUTTARE FUORI UNA COSA CHE POSSA PIACERE A TUTTI VA A FINIRE CHE NON BUTTA FUORI NULLA PERCHÉ CI SARÁ SEMPRE QUALCUNO CHE AVRÁ QUALCOSA DA DIRE. CREDO SIA QUESTA LA PARANOIA DA ELIMINARE: BISOGNA BUTTARSI, FARE COSE, POI AL DI LÁ SE QUELLO CHE HAI FATTO PIACERÁ O MENO, L’IMPORTANTE É SENTIRSI CARICHI NEL MENTRE CHE LO SI FA. ANDANDO NELLO SPECIFICO DEGLI SLANDER CI STA DA DIRE CHE LA POVERTÁ É DI CASA, E SE DOVESSIMO TIRARE FUORI SOLDI OGNI VOLTA CHE CI STA UN TOUR, UN VIDEO O UN CONCERTO NON AVREMMO FATTO MANCO LA METÁ DELLE COSE FATTE FINORA. 

SD: Parlatemi un po’ della vostra musica. Accordi, testi…
LA MUSICA VIENE SCRITTA IN PRIMIS DAL GENIO DI KAFKA, POI IN SALA PROVE PROVIAMO E SISTEMIAMO FINO A CAMBIARLE UN GIORNO PRIMA DI ENTRARE IN STUDIO. I TESTI PARLANO DELLA VITA DI TUTTI I GIORNI, DEI NOSTRI AMICI PRINCIPALMENTE, DEL FARE FESTA, DI FARE COSE E CREDERE IN QUELLO CHE CI PIACE, PERCHÉ SE DOVESSIMO PENSARE SOLO AI PROBLEMI CHE CI SONO A STO MONDO ANDREBBE A FINIRE CHE SAREBBE TUTTO NA MERDA. IL FATTO DI POTER STARE DENTRO AD UNA SCENA VIVA COME QUELLA DELLE NOSTRE ZONE CI RENDE LA VITA MIGLIORE IN TUTTI I SENSI. NON VOGLIO FARTELA SEMBRARE NA FAVOLA, MA QUI TRA VENEZIA, PADOVA, VICENZA, VERONA E LIMITROFI CI STA DAVVERO UAN FAMIGLIA ALLARGATA, CI SI SUPPORTA, SI VA AI CONCERTI E SI FA MERDA. NASCONO COSE NUOVE MOLTO SPESSO: DA COLLETTIVI A GENTE CHE SCRIVE PER FANZINE, LABEL, DISTRO E MILLE ALTRE COSE. TUTTO QUESTO É NA FIGATA E NOI PARLIAMO DI STA SITUAZIONE PERCHÉ VIVENDOCELA SULLA PELLE SIAMO SICURI DI NN SBAGLIARE E DI NON CADERE IN LUOGHI COMUNI MESCOLATI AGLI SLOGAN DELLA SCENA.

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SD: Un po’ di pubblicità: sta per uscire uno split che vi vedrà protagonisti ancora una volta con dei nuovi brani. Potete darci qualche informazione in più? Sarà una nuova collaborazione con Indelirium Records o qualche altra etichette italiana?
YEAH! FAREMO UNO SPLIT CON I KIDS INSANE DA ISRAELE. LORO SONO DEI KING, CI SIAMO CONOSCIUTI AL RELEASE PARTY DEI DANNY TREJO E DA LÍ C’É STATA SUBITO INTESA. LORO SONO UNA BAND CHE SUONA UN SACCO LIVE E PRINCIPALMENTE VOLEVAMO CONDIVIDERE UN DISCO CON QUALCUNO CHE AVESSE VOGLIA DI DARNE DI CONCERTI. SARANNO 5 TRACCE TOTALI PER MENO DI 20 MINUTI. SAREMO IN TOUR ITALIANO DALL’8 AL 17 MAGGIO, DA NORD MILANO FINO A BARI. NOI, NONOSTANTE SEMBRIAMO TRA I POCHI STRONZI A DIRE STA COSA IN TUTTA SINCERITÁ, IN ITALIA STIAMO DA DIO. LA GENTE E LE SITUAZIONI CI SONO, IL FATTO É RENDERSENE CONTO. PERCHÉ A DIRE CHE NON CI STA NA SEGA SI FA PRESTISSIMO. PER QUANTO RIGUARDA LA DISTRIBUZIONE DI ‘THE RUSH’ TI CORREGGO PERCHÉ INDELIRIUM RECORDS HA SOLO FATTO QUELLA DIGITALE, MENTRE LA COPIA FISICA ERA USCITA PER TUNA RECORDS (I) E GRAINS OF SANDS RECORDS (RUS). STO GIRO ESCE PER 8 ETICHETTE TRA CUI ASSURD RECORDS É L’UNICA ITALIANA. SONO BUONI AMICI E SONO UNA LABEL DELLA MADONNA. SIAMO FELICI DI COME VERRÁ FUORI QUESTO DISCO, SPECIALMENTE IL VINILE CHE É STATO DAVVERO CURATO AL MASSIMO. 

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SD: Ultima domanda prima di salutarvi… cosa ne pensate del “pay to play” ragazzi? Ci penso spesso, è un meccanismo che purtroppo funziona da tempo e credo sia una delle cose più assurde che possano esistere soprattutto all’interno di ambienti come i nostri, sottoculturali, underground, dove ci si dovrebbe conoscere un po’ tutti, aiutarsi un po’ tutti piuttosto che approfittarne e affossarsi a vicenda in questo modo!
CHE SIA UNA MERDATA MI PARE UNA RISPOSTA SCONTATA. QUELLO DI CUI SECONDO ME LA GENTE NON SI RENDE DAVVERO CONTO É CHE ALIMENTARE DINAMICHE DEL GENERE ALL’INTERNO DELLA MUSICA CREA UN CERTO TIPO DI CULTURA; OVVERO PIÚ ANDREMO AVANTI E PIÚ QUESTA COSA DALLE NUOVE GENERAZIONI VERRÁ PERCEPITA COME PARTE DEL GIOCO. UNO SI AVVICINERÁ AL MONDO DELLA MUSICA E CAPIRÁ CHE PER SUONARE PUÓ FARE ANCHE COSÍ. BELLA MERDA! CHI ADERISCE A QUESTO GENERE DI STRONZATE CREDO ABBIA UNA GRAN VOGLIA DI ARRIVARE DA QUALCHE PARTE. MA DOVE POI? QUELLO DI CUI CI SI DOVREBBE DAVVERO PREOCCUPARE É DI SCRIVERE DEI PEZZI CHE CONVINCANO IN PRIMIS LA TUA BAND, E POI ANDARE IN GIRO A SUONARLI. É IN TOUR O COMUNQUE IN GIRO AI CONCERTI CHE TI PRENDI LA PARTE MIGLIORE CHE QUESTO MONDO TI PUÓ DARE: CONOSCERE LE PERSONE, INIZIARE NUOVE COLLABORAZIONI, PARLARE E SCAMBIARE IDEE, NON FARSI LE SEGHE DAVANTI ALLE VIEWS DI YOUTUBE O SUONARE AD UN CONCERTO CON IL GRUPPO X A CUI NON GLIENE FREGA COMUNQUE UN CAZZO DI CHI SEI TU E PERCHÉ SEI LÍ. PAGARE PER SUONARE CON QUALCUNO DEV’ESSERE DAVVERO DEPRIMENTE. E POI CON CHE CAZZO DI FACCIA MONTI SUL PALCO? PER CITARE UN AMICO QUANDO UNA VOLTA GLI CHIESI SE ERA FELICE DI SUONARE CON UN BEL GRUPPONE, LUI MI RISPOSE: “A ME ALLA FINE FA PIACERE, MA SON SCIMMIE TATUATE COME NOI”. CREDO CHE QUESTO SIA IL NOCCIOLO, TANTE PERSONE VEDONO CERTI GRUPPI COME IDOLI, MA QUI NON ESISTONO IDOLI, QUI CI STA CHI PRENDE IL FURGONE E VA IN GIRO A SUONARE, TORNA A CASA VA IN SALA E CONTINUA A SCRIVERE DELL’ALTRA MUSICA PERCHÉ É QUELLO CHE GLI PIACE. HO PAURA CHE ALLA GENTE PRENDA PIÚ BENE L’IDEA DI ESSERE “COME QUEL PERSONAGGIO” E INIZI A SUONARE PER EMULARE, PIUTTOSTO CHE SIA UNA COSA DI CUI SENTI LA NECESSITÁ PERCHÉ TI FA STARE BENE. 

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SD: Io vi ringrazio per la pazienza e la disponibilità e spero di rivedervi presto
DAGHE E CARICHI SEMPRE E SE LA GENTE NON SUPPORTA VUOL DIRE CHE NON ABBIAMO ANCORA CAPITO UN CAZZO! 

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Split iTunes / Spotify: http://apple.co/1bMkEgx // http://bit.ly/1G2FSDB

Fb: https://www.facebook.com/slanderhc?fref=ts

(Txt by Turi Messineo; Pics by Rigablood x Salad Days Mag)

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