Lorø ‘Lorø’
Review Overview
7.5
7.5LORØ
‘Lorø’-LP
(Red Sounds, DIO)) DRONE, In The Bottle, ICORE Produzioni, Cave Canem Diy)
7.5/10
Partendo dal presupposto che una delle etichette che (co)produce questo disco d’esordio dei padovani Lorø è la DIO)) DRONE, mi pare abbastanza lampante che le cose partono con il piede giusto. A parte gli scherzi la prova di questa giovane band è davvero interessante, e pur inserendosi di prepotenza in un filone sonoro a rischio “spaccatura di minchia”, nel giro di pochissimi minuti (leggasi post-”mettete un genere a caso” strumentale, definizione da prendere davvero con le pinze e in senso lato), i nostri riescono a portare a casa il risultato in maniera brillante. La forza dei Lorø è quella di variare molto la proposta suonando dinamici e nervosi; infatti nell’arco dei 50 minuti circa di durata dell’album troviamo sia parti d’atmosfera che cavalcate polverose immediate e adrenaliniche (Karma To Burn style), fraseggi più meditati ma sempre nervosi (il kyussiano-robotico incipt di ‘Faster, Louder & Better’) e derive violente al limite del math-core con una spruzzatina di noise (cfr. la sfuriata incontrollata e incontrollabile contenuta in ‘Clown’s Love Ritual’). Se queste righe vi hanno incuriosito, vi consiglio di ascoltare la pachidermica ‘A Trick Named God’, summa di quanto detto e apice di un disco davvero riuscito. Una prova di forza e di intelligenza fuori dal comune: i Lorø sono davvero una bella sorpresa da seguire con molto interesse.
(Davide Perletti)
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