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Salad Days Magazine | November 25, 2024

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Blacklisted ‘When People Grow, People Go’

Blacklisted ‘When People Grow, People Go’
Salad Days

Review Overview

8.5
8.5
8.5

Rating

BLACKLISTED
‘When People Grow, People Go’–CD
(Deathwish Inc.)
8.5/10


Ben sei anni di silenzio segnano uno spartiacque nella vita di una band, e questo lungo periodo sta per giungere al termine per i Blacklisted, portando con sé un sacco di interrogativi. La band di Philadelphia mise in stand by i propri fan nel 2009 dopo l’album ‘No One Deserves To Be Here More Than Me’, che tra l’altro segnò un cambio stilistico notevole rispetto ai lavori precedenti, suscitando pure un dibattito in merito. Quell’ultimo album decretò infatti un’evoluzione sperimentale, in cui l’hc dei Blacklisted rallentò e si mischiò fortemente col sound grunge dei 90s. Le perplessità che suscitò trovano oggi risposta nel successo di band come Turnstile o Twitching Tongues, ma i Blacklisted in prima persona sono pronti solamente ora a rompere gli indugi e, trovandosi ad un bivio, rivelare la direzione stilistica. Bastano poco più di venti minuti per togliersi la curiosità, tanto durano complessivamente le undici tracce di ‘When People Grow, People Go’. Nell’iniziale ed ottima ‘Insularized’ convivono le due anime dei Blacklisted, una più riflessiva, l’altra, quella della prim’ora, più incazzata e tirata. Questo sarà in generale il responso alle domande di questi sei anni: la band non prende una direzione già battuta, ma costruisce una strada in mezzo alle altre due, rimanendo sofisticata, ma marcatamente hardcore. Le cinque tracce seguenti fanno pensare ad un forte riavvicinamento alla linea dell’acclamato ‘Heavier Than Haven, Lonelier Than God’ e costituiscono il nocciolo duro dell’album. Fra esse una menzione speciale va a ‘Riptide’ e ‘Deeper Kind’. Nella seconda parte dell’album, quando ormai si è convinti che i Blacklisted siano tornati ai primordi, si riaffaccia quello stile più lento e incentrato sulla voce e le liriche di Hirsch, che si esplica in pezzi intensi e massicci. ‘When People Grow, People Go’ non deluderà chi è rimasto in attesa, i Blacklisted sono tornati più maturi, con un sound da grande band, meno sperimentali e più tosti, mantenendo un’originalità spiccata.
(Francesco Banci)

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