Avenged Sevenfold ‘Waking The Fallen: Resurrected’
Review Overview
5
5AVENGED SEVENFOLD
‘Waking The Fallen: Resurrected’-LP/CD
(Hopeless Records)
5/10
Forte del fatto che i californiani Avenged Sevenfold stanno risquotendo un grandissimo successo internazionale, arrivando addirittura al multiplatino in fatto di vendite, Hopeless Records ristanpa in versione deluxe il loro secondo album. Lo arricchisce di pezzi inediti, live e video, il tutto curato e diretto dalla band stessa. Bhè, sono proprio dei grandissimi paraculi. Gli Avenged Sevenfold potranno essere tacciati di essere un gruppo fatto apposta per ragazzini e ragazzine con il make up ed i jeans neri attillati, potranno essere dei piacioni, potranno non piacere però una cosa gliela devo riconoscere: a differenza di altri loro contemporanei, la gavetta se la sono fatta. Il loro primo album non è uscito infatti per una major o una sottoetichetta di essa, ma bensì per un’etichetta praticamente nota solo agli addetti ai lavori in campo hardcore: ovvero Goodlife Records dal Belgio. Correva infatti l’anno 2001 quando il prode Edward Goodlife tirava fuori dal cilindo magico questo gruppo, che si discostava molto dal suono di matrice vegan straight edge per la quale l’etichetta era conosciuta ai più. Mi ricordo che quando arraffai quel cd, lo misi su ed esclamai “Oddio, ma che cazzo è questa roba?”. Un misto di Iron Maiden, hard rock, emo, e pop. Inutile dire che durò molto poco sul mio stereo. Il suono degli Avenged è tutto lì: un po’ di chitarrine alla Vergine Di Ferro, un po’ di sana attitudine “maledetta” alla Guns’N'And Roses e quel tocco di malinconia adolescenziale che manda in brodo di giuggiole le ragazzine. Aggiungiamo poi il look giusto: total black, magliette di gruppi hard and heavy anni’80, collanine, braccialetti, trucco e tatuaggi colorati in bella mostra. I Sevenfold giocano e sanno che stanno vincendo, perchè alla fin fine sono una baracconata di gruppo che piace e che continuerà a piacere ad orde di ragazzi e ragazze che pretendono solo una cosa: divertirsi ma anche versare qualche lacrimuccia sui pezzi soft. Lo stile ed il mondo creato da questi 5 ragazzi di Huntington Beach è loro e solo loro. Al diavolo quindi detrattori e difensori del metallo puro ed incontaminato. Per ciò che mi riguarda sono assai inutili, ma riconosco loro il fatto di averci sempre creduto.
(Marco Pasini)
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quando ho letto ristaNpa ho fatto fatica a continuare…
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