Dot Dash ‘Half-Remembered Dream’
Review Overview
6.5
6.5DOT DASH
‘Half-Remembered Dream’-CD
(The Beautiful Music Records)
6.5
Washington D.C. ha dato i natali a moltissimi gruppi leggendari, come Bad Brains, Minor Threat e di etichette come Dischord Records. Da non dimenticare che proprio lì avvenne la Revolution Summer. Da qui provengono questi Dot Dash, al loro terzo lavoro sulla lunga distanza. La bio in mio possesso recita che nelle loro fila ci sono membri di gruppi come i già citati Minor Threat e di un altro storico gruppo, ovvero i Government Issue. Buono a sapersi. Il genere proposto dai nostri però si distacca da quello delle due band citate in precedenza. Il suono è quello rockish post punk di metà anni ’90, che in Italia ebbe i suoi alfieri nei grandissimi Eversor e che in America invece era rappresentato da band come Mineral, Get Up Kids, ed altri. L’unica differenza è che nei Dot Dash la componente rock è accentuata un pochettino di più. Suoni impeccabili, strumentalmente bravissimi nel saper creare pezzi coinvolgente e molto melodici, ma allo stesso tempo energici. Voce sublime e potente, chitarre stratificate che producono un suono caldo, sezione ritmica che accompagna il tutto con stile e grazia. L’unica pecca è che dopo un po’ i pezzi tendono ad essere molto simili fra loro, conducendo l’ascoltatore ad un certo tedio. Non è che siano lunghi (siamo nelle media dei 3 minuti, secondo più secondo meno), è che arrivati al decimo pezzo si ha quella sensazione di deja vu che ti porta a pensare che se ne avessero inseriti solo 6, il tutto sarebbe risultato meno noioso e più gradevole. Comunque, se siete fan di queste sonorità (che magari vi faranno ripensare a quando eravate giovani e andavate a vedervi i Karate dal vivo al Confino di Cesena) apprezzerete molto questo quartetto. Per gli altri invece, date un’ascoltata prima ai pezzi, Bandcamp l’hanno inventato apposta!
(Marco Pasini)
Submit a Comment