The Amazing Snakeheads ‘Amphetamine Ballads’
Review Overview
7
7THE AMAZING SNAKEHEADS
‘Amphetamine Ballads’-CD
(Domino)
7/10
Come dire, quando il nome di una band dice tutto. Gli Amazing Snakeheads riescono ad essere striscianti e inquietanti come il loro monicker (nonché la copertina pitonata, naturalmente) lascia intuire fin dal primo istante. Il sound del trio di Glasgow non è nient’altro che garage/rock’n’roll vecchio stampo: il canto rauco e intenso, le chitarre ruvide e maledette, la batteria e il basso, robusti e chiassosi, tutto come si conviene ad un tosto complesso dall’inclinazione sudista e paludosa (un titolo come ‘Swamp Song’ non è un caso, evidentemente). Vicini all’attitudine dei Jim Jones Revue, allo psychobilly dei Gun Club e influenzati perfino da qualche primitivo canto voodoo della Louisiana, il gruppo scozzese pare essere già abbastanza maturo: dieci brani dalla carica losca e torrenziale, come l’incursione southern di ‘Nighttime’, il rallenty ipnotico di ‘Heading For Heartbreak’, la forza sincopata della bluesy ‘I’m A Vampire’. ‘Amphetamine Ballads’ è un disco che affonda le radici in un passato sempre presente, in cui ci si gioca tutte le carte a disposizione, come nel caso dell’atmosferica ‘Every Guy Wants To Be Her Baby’ la quale non si fa problemi ad utilizzare la rovente carezza del sax. Un buon esordio, quindi, in cui non tutto è perfetto, ma che elargisce tante buone vibrazioni.
(Flavio Ignelzi)
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