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Salad Days Magazine | November 7, 2024

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Black Anvil ‘Hail Death’

Black Anvil ‘Hail Death’
Salad Days

Review Overview

4
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Rating

BLACK ANVIL
‘Hail Death’-CD
(Relapse Records)
4/10


Benvenuti nel negozio di antiquariato dei Black Anvil, band thrash/black metal da New York City giunta al terzo album, il secondo sotto la prestigiosa Relapse Records. Proprio questo connubio fra la band e l’etichetta è il punto che rende insopportabile questo ‘Hail Death’, che se fosse stato un disco DIY o edito per piccoli ambiti sarebbe stato accettabile, ma non così, perché in questo modo oltre che brutto risulta pure antipatico. I Black Anvil sono una band che non ha motivo di esistere nel 2014, non produce niente di interessante sotto alcun punto di vista, bensì propone roba vecchia e stantìa con la pretesa di apparire pure cazzuta. Ritmi lenti, riff sentiti e risentiti, passaggi che non finiscono mai, sound scarico, tutti elementi giusti forse per trent’anni fa. L’idea di vivere la musica con un forte alone di nostalgia per le radici del genere, tentando di sbiadirla in stile vintage è un’operazione anticulturale che chi fa musica underground non dovrebbe perseguire, tanto peggio se qualche band ci casca inconsapevolmente, dimostrando di essere fuori dal tempo o poco capace. ‘Hail Death’ è un disco di oltre settanta minuti, composto da dieci tracce quindi troppo lunghe, visto che lo sarebbero state anche se di tre minuti ciascuna. Quest’album soffre di un imbarazzante vuoto cosmico anche se i Black Anvil le tentano un po’ tutte, non riuscendo mai ad essere aggressivi o romantici come vorrebbero, ma solo noiosi e nel posto sbagliato, sotto un’etichetta che dovrebbe promuovere ben altro per l’interesse proprio e del pubblico che ama la buona musica.
(Francesco Banci)

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