ESKIMO CALLBOY
‘We Are The Mess’-CD
(Redfield Records)
2/10

Avete presente quegli elementi stilistici pacchiani del metalcore che nel tempo sono stati ingigantiti e resi meschini dalle band più fighette, Bring Me The Horizon style? Adesso moltiplicate diverse decine di volte quel fastidio che vi opprime, come risultato otterrete una sensazione simile a quella che rimanda ‘We Are The Mess’ dei tedeschi Eskimo Callboy. Un gruppo che si definisce electro/metal, che propone la solita robaccia fatta di breakdown, stop and go fintissimi, melodie pacco, inserti elettronici, ritmiche dance, screaming del cantante (un tipo che si fa chiamare Sushi…) scopiazzati da Oliver Sykes. Tutto all’insegna del “party”, del gusto per l’horror urlato ma con gioiosa ironia, su misura per giovani scream queen attratte da ragazzi efebici e modaioli, tutti rigorosamente tatuati, con sorriso da avatar e un cocktail in mano, non un Negroni, più probabilmente un Cosmopolitan… Pronti per una foto di gruppo da postare su Facebook. Il brutto è che ‘sta roba è supportata da produzioni pompatissime che trovano sfogo in tour e distribuzioni mondiali sorrette da nomi anche importanti come la Earache Records. Inutile dilungarsi, la spazzatura commerciale fa il proprio corso, ma l’electro­core non ha ragione di esistere per un fatto di decenza e rispetto; inoltre gli Eskimo Callboy hanno addirittura sbagliato il titolo di questo album, che mi permetto di correggere in ‘We Are The Shit’.
(Francesco Banci)