Checkmate ‘Immanence’
Review Overview
7.5
7.5CHECKMATE
‘Immanence’-CD
(Klonosphere)
Voto 7,5
A volte scansi i dischi, perché colpevolmente sei convinto di conoscere già il loro svolgimento. Atteggiamento superficiale, ma comprensibile nel mare magnum di uscite discografiche. Eppure, una band come i Checkmate ti mette sull’attenti e ti fa capire cosa rischi di perderti. Diciamolo subito: i Checkmate di ‘Immanence’ non inventano nulla di nuovo, ma quello che fanno lo fanno meravigliosamente. Ed è incredibile pensare che il loro postcore metal arrivi dalla Francia, terra non certo favorevole a sviluppi di questo tipo. Forse proprio per questo, i Checkmate mantengono un approccio assolutamente carico e poco incline alla ripetizione. Forse per questo i suoni sono veramente interessanti. Lasciate perdere i break di batteria alla Meshuggah (che in ‘A Maze’ raggiungono, oltrepassano il citazionismo) e concentratevi sul tessuto di chitarre, basso e growl, spezzati dalla classica voce post emo. Ma godetevi soprattutto la struttura dei brani. Ricca, molto composita, piena di riferimenti, siano essi i Dillinger Escape Plan (‘Days Slips By’) o i Converge (‘Despite The Years’) ma mai citazionista ad oltranza. Come se i Checkmate stessero gettando le basi per una musica che oltrepassi questi confini. Ciò che ci lascia stupiti è la loro coesione ma, soprattutto, la forza che ci mettono nell’esprimere l’idea. Una forza da consumata core band americana. Il chè è sicuramente una sorpresa. Felice. E una conferma. Ancor più felice.
(Mario Ruggeri)
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