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Salad Days Magazine | November 25, 2024

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Crucified Barbara interview

CRUCIFIED BARBARA – INTERVIEW
Le svedesi Crucified Barbara , band composta da quattro ragazze provenienti da Stoccolma, tornano con un nuovo lavoro che sviluppa bene il loro sound di chiara derivazione motorheadiana, anche se questa volta c’è una maggior attenzione per le melodie e i ritornelli, senza che questo vada a influenzare il loro metal che resta sempre vigoroso e spigoloso come se a suonarlo fossero quattro ragazzi e non quattro (carine) tipette svedesi. Elemento questo che da loro non viene nemmeno sfruttato a livello di look, suonano e vestono come una qualunque band che suona heavy metal: jeans and leather. A fare questa intervista siamo in due Jules o io, appare netto il contrasto fra noi due abbronzati coi capelli neri e le due svedesi bionde con la pelle chiara color del latte. Sono qua davanti a noi Klara e Ida, rispettivamente chitarra e basso, fumano sorseggiando una birra concedendosi il consueto rilassamento post show, decidiamo quindi di iniziare questa insolita chiaccherata a quattro…

SD: Volete parlarci di questo nuovo disco ‘Midnight Chase’?
CB: E’ probabilmente il miglior disco che abbiamo fatto fin’ora, siamo davvero orgogliose ed entusiaste di essere in tour a suonarlo, è la prima volta che facciamo queste canzoni live in Italia.

SD: E’ diverso dall’ultimo ‘’Till Death Do Us Party’ mi sembra che abbiate studiato di più le parti dei testi e dei cori
CB: Sì, eravamo concentrate nello scrivere quelle parti, ci sono migliori melodie, migliori canzoni, migliori testi.

SD: E’ il solito concentrato di classic metal figo…
CB: Sì, è ormai tempo che suoniamo questo tipo di hard rock!

SD: Come mai tutte le band parlano del loro ultimo album sempre come se fosse il “migliore”, quando magari per i fans, dopo molti album non è proprio così, s’intende che non è il caso vostro che siete solo al terzo album?
CB: Beh, perché in effetti è così, un artista tende a creare cose sempre migliori ogni volta, vuol sempre far meglio, è un’evoluzione naturale avere nuove idee.

SD: Più esperienza anche sul palco porta a nuove creazioni…
CB: Certamente, cresci nella vita come anche musicalmente!

SD: Siete in tour come headliner?
CB: Stiamo facendo semplicemente 4 date in Italia, di solito siamo in tour come supporto, dipende dal tipo di concerto.

SD: Quindi sapete che tutta questa gente era qui per voi stasera?
CB: (la chitarrista)…Erano qui per me!

SD: C’erano molte ragazze tra il pubblico…
CB: (sempre la chitarrista) Un sacco di bellissime ragazze, le avrei volute chiamare tutte sul palco!

SD: Penso che il pubblico sia attratto soprattutto dalla vostra musica…
CB: Sì, beh, la musica viene prima, naturale, poi viene il look!

SD: Anche perché dal vivo suonate davvero duro, alla fine spaccate il culo!
CB: Se fosse noioso non riusciremmo a farlo tutte le sere di sicuro…

SD: Agli albori facevate la stessa musica? Abbiamo letto che facevate addirittura punk/hardcore…
CB: Beh, il primo album è hard rock, ma è vero che all’inizio abbiamo sperimentato un po’ di generi come il punk e il grunge, ma sin dal primo album è stato hard rock. Quando scriviamo le canzoni non pensiamo a quello che dobbiamo fare, ci viene semplicemente quello che ci piace al momento.

SD: Qui tutti pensano che la Svezia produce tante buone band per essere un paese piccolo.
CB: Sì, abbiamo buoni gruppi un po’ in tutti generi: pop, rock, metal. Da noi le persone vanno ai concerti, ascoltano musica, comprano i dischi e ci sono molti posti dove poter suonare, c’è una buona scena underground. Sei ispirato facilmente…

SD: Qual’è la band svedese che preferite e con la quale vorreste andare in tour?
CB: (bassista) Hellacopters (ma va? – ndr)
CB: (chitarrista) Entombed!

SD: Chi?

CB: Entombed!

SD: Ah! Pronuncia perfetta eh?
CB: Sì, ma non esageriamo con la fissa della pronuncia, piuttosto per voi qual è il gruppo migliore?

SD: Glucifer!!!! Anche se non sono svedesi, nel genere sono i migliori!
CB: Ma sono norvegesi…

SD: Allora dico Graveyard per la Svezia. Cambiando discorso, possiamo chiedervi quanti anni avete?
CB: (chitarrista) No, controllate in internet se lo volete sapere veramente, io mi sento più o meno una 75enne…

SD: A chi vi siete ispirate per imparare a suonare?
CB: Kurt Cobain dei Nirvana, ma purtroppo non li ho mai visti e Jaco Pastorius come bassista…

SD: Riuscite a vivere con la vostra musica, visto che vivete in un paese con un buon stato sociale?
CB: No, abbiamo tutte un lavoro, io lavoro in un ristorante e Klara lavora con gli anziani, quando siamo in tour ci prendiamo un periodo di pausa e poi possiamo tranquillamente rientrare a lavorare nello stesso posto anche dopo mesi di tour. Ciò è molto positivo per noi, così non siamo costrette a richiedere la disoccupazione, cosa che non ci piace fare nonostante in Svezia siano in molti a farlo per convenienza. Devo dire che sono stata fortunata, perché i miei genitori mi hanno sempre supportata qualsiasi tipo di lavoro scegliessi. Personalmente non mi piace vivere sfruttando il sistema.

SD: Riuscire a viaggiare con la vostra musica è gi

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