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Salad Days Magazine | November 23, 2024

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BAD ASTRONAUT ‘UNTETHERED’

BAD ASTRONAUT ‘UNTETHERED’
Salad Days

Review Overview

6
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Rating

BAD ASTRONAUT
‘Untethered’-LP
(Fat Wreck Chords)
6/10


No, questo non è un nuovo album dei Bad Astronaut. Nuova uscita si, ma non materiale nuovo. E già di per se questo risulta una mazzata nelle aspettative. Bad Astronaut non sono mai stati un gruppo amato da subito (tranne dai diehard fans), in un certo senso se la sono dovuta sudare per entrare nelle grazie degli ascoltatori più diffidenti. Sulla carta avere Joey Cape (Lagwagon), Marko De Santis (Sugarcult) e Derrick Plourde (batterista dei primi tre album dei Lagwagon) nello stesso gruppo è roba da sfregarsi le mani, ma non è sempre oro tutto quel che luccica, perché le coordinate dei Bad Astronaut strizzano l’occhio verso un certo indie e la voglia di sperimentare melodie da parte di Joey. Niente punk, niente skate punk, ma va bene così, strani forti ma con il loro perchè. E c’è da dire che i tre album pubblicati al tempo non erano per niente male, ma capisco la reticenza da parte di quei ascoltatori che non riescono ad uscire dagli stilemi del punk. Poi all’improvviso arriva il dramma, Plourde muore suicida e praticamente mette il punto sulla fine del gruppo. Quindi vedere i Bad Astronaut tra le uscite del 2024 fa un certo senso, alimentando la fiammella della speranza che viene spenta appena leggi di cosa si tratta. Una sorta di greatest hits, ma fatto di canzoni scarnificate e ridotte all’osso. E uno pensa beh Joey ci ha abituato bene in acustico, sta a vedere che riesce a rendere magiche queste canzoni. E invece no, niente chitarra acustica. Piano, tastiere, violoncello. Angoscia. Personalmente sono arrivato a fatica in fondo pur essendo temprato verso certe sonorità, non fa per me. Leggo che è stato un processo catartico per Joey Cape, un modo per mettere una pietra sopra e chiudere questo capitolo della sua carriera musicale, e lo fa nella maniera più cruda possibile. Non si può voler male allo zio Joey e posso limitarmi a dargli un grosso abbraccio, ma certi percorsi/battaglie spesso e volentieri sono personali e questa catarsi non è la mia.
(Michael Simeon)

Tracklisting:

1. Greg’s Estate
2. Anecdote
3. Grey Suits
4. Deformed
5. These Days
6. Logan’s Run
7. Go Humans
8. San Francisco Serenade
9. The “F” Word

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