NARKAN ‘LOBOTOMIZZATI’
Review Overview
8
8NARKAN
‘Lobotomizzati’-CD
(Autoprodotto)
8/10
Sono arrivato ai Narkan e al loro clamoroso ‘Lobotomizzati’ con il giusto ritardo. L’ho fatto apposta. Motivo uno. Qui a Salad Days se scrivo troppo riguardo a quanto è bella Milano ho tutto il Nord Est che si incazza (tutta Italia, tutta Europa, tutto il Mondo). Motivo due. L’ottima Disastro Sonoro ne ha parlato in maniera dettagliata ed entusiasta, come deve essere. Non si sono risparmiati nel sottolineare alcuni particolari CRUCIALI quando si parla di Narkan:
- sono giovanissimi (minorenni), alla faccia del ricambio generazionale.
- Escono dal giro T28, il Bar Basso di noi altri, dovreste saperlo se leggete qualche mio pezzo che non siano delle rece di ammericani.
- Giovanissimi (minorenni), ma con riferimenti ben piantati nell’hc anni ’80, quindi, visto che di Milano si parla… Wretched.
- Giovanissimi (minorenni), chaos e voglia di spaccare tutto… sì… ma bello vedere come guardino con un certo rispetto a “zii” o figure milanesi che in qualche maniera hanno fatto/fanno da ponte tra gli anni ’80/90 ed oggi: Max/Logica di Morte, Marco/Gezora, Andrea/Radio Fango FM (i primi che mi vengono in mente, ok?). Quindi. Cosa posso aggiungere?
In questo disco ci sono (almeno) due momenti dove si vola ALTO. Molto ALTO. Nel mio personale cartellino. Brano numero uno. ‘Lobotomizzati’. 34 secondi. I primi 18 sono una intro strumentale per metà mid-tempo, poi 10 secondi di accelerazione per finire con la voce dei Narkan che entra come Ray Cappo in ‘Crucial Times’. Non c’entrano un cazzo Youth Of Today e Narkan. Lingua. Attitudine. Modo. Messaggi. Frequentazioni. Non c’entrano un cazzo Youth Of Today e Narkan. Ma Ray Cappo, soprattutto in ‘Can’t Close My Eyes’, è IL cantante hardcore. Brano numero quattro. ‘Tecnologia Assassina’. 1 minuto e 7 secondi. I primi 45 sono un delirio quasi tribale fatto di distorsioni su tappeto di tamburi magari non i
Neurosis, che sono molto più “lenti” e doom, ma quelle robe “crust metal” tipo i Cavalera. 45 secondi di delirio tribale che si risolvono, ancora una volta, in una ventina di secondi in cui a velocità folle questo testo viene ripetuto (in alcune sue parti quasi all’infinito) in apnea: “La mia testa è un telefono / La mia mente un computer / Il mio corpo è usa e getta / La mia specie è simulata / Mi sento vivo e libero / Amo la mia vita di plastica”. Qui sto per dire qualcosa che non posso più entrare in Transiti. Non c’entrano un cazzo Eminem e Narkan. Lingua. Attitudine. Modo. Messaggi. Frequentazioni. Non c’entrano un cazzo Eminem e Narkan. Ma Eminem è stato IL cantante più veloce al mondo. Ed i Narkan in ‘Tecnologia Assassina’ vanno più veloci di Eminem. Se non l’avete capito. Qui non c’è solo rabbia, sangue e merda. Qui c’è dell’arte. Qui c’è del talento.
(fmazza1972)
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