POWER OF FEAR ‘A BREED APART’
Review Overview
6.5
6.5POWER OF FEAR
‘A Breed Apart’-LP
(DAZE)
6.5/10
Probabilmente a causa della calura estiva in corso, l’ascolto dei Power Of Fear mi è risultato un po’ pesante, forse un po’ noiosi, forse anche un po’ troppo dritti e lineari; ma ‘Eye To Eye’, però, è un bel brano di ispirazione Biohazardiana, ben confezionato con tanti cambi di tempo, anche se il vocione del cantante non mi ispira per niente e, anzi, appiattisce ciò che di buono i Power Of Fear si impegnano a fare. ‘Tears Of Shame’ è un’altra song che ha un buon piglio, qui le influenze di band come gli Hatebreed e Cold As Life si fanno sentire, e come, il brano viaggia bene bene fino al termine, bel colpo anche questo. La seconda parte di ‘A Breed Apart’ tende a farsi più convulsa, ed anche più veloce, benché le parti mosh restano comunque ben in evidenza a delineare il corso dell’album. La registrazione, molto professionale, mette in risalto un sound super compresso e heavy. ‘Shit Could Be Worse’ sottolinea in modo magistrale il sound tutt’altro che amatoriale dei Power Of Fear, anzi ti mette davanti a un grosso paragone che viene in mente: i Jesus Piece! L’hardcore metal regna sovrano. Ritorno sul cantante, Barker (così si chiama), che ringhia senza soluzione di continuità nei nove brani che compongono ‘A Breed Apart’, se questa è una caratteristica che questa band vuol tenersi, per me è una nota negativa che penalizza non poco, variazioni sul tema zero! C’è pur da dire che i testi si concentrano molto sulla negatività dell’uomo e sull’atteggiamento disfattista e apatico delle persone, alchè il sound dei Power Of Fear risulta calzante, rabbioso, esplosivo ed in your face! Insomma, il voto estivo è con riserva. In autunno un nuovo ascolto di ‘A Breed Aart’ potrebbe (forse) far salire il gradimento.
(Giuseppe Picciotto)
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