PLAKKAGGIO INTERVIEW
A quasi un anno dall’uscita di ‘Verso La Vetta’ i Plakkaggio sono ancora in giro a far date, a far conoscere questo loro ultimo bellissimo lavoro, sicuramente il più ispirato e dal sound devastante.
Anche in quest’occasione hanno fatto in modo che il metal si fondesse all’hardcore oi!, in un modo così inaspettato che a volte lascia a bocca aperta per le fulminee intuizioni. Un live intenso e ben strutturato (con oltre 20 brani in scaletta!) quello eseguito alla Palestra LUPo di Catania, dove la band romana ha fatto capire ai presenti di che pasta è fatta. Abbiamo colto l’occasione per scambiare qualche chiacchiera con il padre fondatore Gabriele Calvano, chitarrista/cantante dei Plakkaggio, i paladini della New Wave Of Black Metal Oi!
SD: Siete diventati più metal, si sente anche live?
P: Diciamo che abbiamo riarrangiato tutti i pezzi, doppio pedale pure sui pezzi vecchi come anche le due chitarre quindi cambiato tutto, ma l’impalcatura resta la stessa, anche l’attitudine resta la stessa per cui pedalare fortissimo, ritornelloni ecc. Devi capire che le canzoni sono state costruite sulla mia chitarra…
SD: Ci spieghi il cambio nome da Plakkaggio HC a Plakkaggio? Io (Melo Champion/ndr) ero presente a quel concerto
P: Ok, noi eravamo un trio, avevamo un batterista grande amico che ha suonato con noi per 10 anni, quando ci ha lasciati per andare in Sardegna, volevamo che qualcosa restasse in modo da non cambiare del tutto la cosa e quindi abbiamo tolto la HC che stava per “ar core” sai musicalmente la cosa si era talmente allargata dal punk al grind che ormai ci stavamo domandando “ma facciamo hardcore de che?” non sembrava neanche più veritiera sta cosa dell’hardcore…
SD: Ci spieghi un po’ il testo della canzone ‘Fronte Del Sacco’?
P: Beh, in quella zona hanno scaricato tutte le cose più tossiche della città, le fabbriche hanno inquinato a tal punto che pure i pascoli adiacenti il fiume sono risultati inquinati e quindi nella canzone esprimiamo la voglia di voler resistere alle avversità come per esempio nel caso specifico, l’inquinamento del fiume che affluente del Liri a sua volta affluente del Garigliano, finisce in Campania, ecco.
SD: Parlami della canzone nell’ultimo album ‘Birra In Lattina’, sono un po’ tutti fissati con questa birra artigianale mi pare…
P: E sì, diciamo che va di moda l’artigianale, c’è quindi questo ritorno alle birre “pessime”, in realtà raccontiamo la nostra vita cresciuta con queste birre marce, non poteva mancare un pezzo su queste birre da 50 centesimi!
SD: Prima volta qui in Sicilia?
P: No, abbiamo suonato 2 volte a Palermo, qui a Catania assolutamente sì, intendo per suonare.
SD: Come vi viene difficile?
P: In realtà venendo da Roma no, noi veniamo addirittura senza strumenti…
SD: E agganciare più date?
P: Questo è più difficile dobbiamo comunque organizzarci col lavoro, di base suoniamo il sabato.
SD: La voce dei Plakkaggio, nell’ultimo album in particolare ha dei momenti melodici, ma il fatto che avete un po’ questo stile oi! vi tiene legati anche durante i riffs metal all’hardcore.
P: Sinceramente noi abbiamo la nostra formula e non capiamo bene nemmeno noi cosa viene fuori e infatti il responso è molto contrastante da chi ci dice che è troppo metal a chi troppo punk-oi! Ma vi garantiamo che a livello live siamo molto hardcore e comunque stasera dopo il concerto potrete parlarne e discutere delle impressioni che vi daremo…
SD: E magari da domani non ci salutiamo più, ahahah!!!
P: Finirà la vostra amicizia a causa dei Plakkaggio!
(Pics Giuseppe Picciotto; Txt Giulio + Melo Champion)
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