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Salad Days Magazine | November 22, 2024

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ROT TV ‘TALES OF TORMENT’

ROT TV ‘TALES OF TORMENT’
Salad Days

Review Overview

8.5
8.5
8.5

Rating

ROT TV
‘Tales Of Torment’-LP
(Tee Pee)
8.5/10


Rot TV è la prima band che voglio vedere in tour quando tutta la follia degli ultimi due anni sarà finita. Il 18 Febbraio esce il primo album ‘Tales Of Torment’ anticipato dal debutto in 7″ ‘FDA’ sotto Tee Pee Records. Sembrerebbe che negli ultimi anni Melbourne sia diventata la forgia di band potenti con donne al microfono; non mi stupirebbe affatto che Amy Taylor (Amyl & The Sniffers) ed Harriet Hudson – Clise (Rot TV) escano a far festa insieme per i locali di Brunswick Street. Mancava nel panorama ultimamente un po’ di sano rock’n’roll puro ed essenziale; nonostante Graham Clise (Lecherous Gaze/Witch) alla chitarra e Harriet (Southern Comfort/Miss Destiny) alla voce, inizino come cover band dei Blue Öyster Cult, si sentono subito anche l’influenze di Chuck Berry, MC5, Damned e Dead Boys come fondamenta in cui poi spazia il progetto intero dell’album. Il disco parte subito dritto come deve partire; appena ‘Ready To Die’ finisce la vuoi riascoltare almeno una decina di volte. Mi immagino già che ‘Slashin’’ verrà di sicuro utlizzata in qualcuna delle prossime video part di Thrasher, visto anche la solidale partnership con Tee Pee Records che ha sempre sotto la propria ala band di pro sk8 come Figgy (Harsh Toke), Hot Lunch, The Shrine. ‘Crying Shame’ e ‘Goodbye’, che quasi suonano come una il sequel dell’altra, trattano accuratamente quella rabbia che spesso è necessaria per affrontare ed andare oltre quelle situazioni di merda in cui prima o poi ci si passa un po’ tutti. Le citazioni ed i tributi ai Blue Öyster Cult sono più che palesi in ‘Oblivion’ e ‘Mother’s Chain’, con un tiro della chitarra che ricorda tanto anche Ace Frehley (Kiss). Inaspettatamente parte una certa ‘I’m Not Like Everybody Else’,un gran pezzone dei Kinks che in questa versione dei Rot TV sembra suonata dai Dead Moon e cantata dai 13th Floor Elevators. Quando ad un concerto parte la cover, è segno che siamo ormai alla fine dello show, invece come un encore il disco riparte a 100 all’ora con ‘Feeling Dead Or Alive’ e ‘Nervous Wreck’ che ti fanno ribollire dentro quella voglia di essere sotto il palco a far festa per almeno un altro paio d’ore… i riff ed i solo di ‘Stone’ e ‘Meataxe’ sono perfetti per il viaggio di rientro dopo una serata ad ascoltare dal vivo Rot Tv, magari nel solito locale, lontano da tutto, sperso nella nebbia e contornato da quel fascino desolato delle zone industriali, dove la musica è da paura. ‘Tales Of Torment’ è quel tipo di disco che metti in qualsiasi momento e va sempre bene: ad un party, ad un contest o durante un road trip anche se riparte un paio di volte, non perchè sia banale e scontato anzi direi che si percepisce un progetto genuino di persone che suonano quello che gli piace disinteressatamente da quello che può essere l’opinione di chi li ascolta; che è poi la regola prima di ogni buon disco rock’n'roll.
(Machete)

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