Zakk Wylde ‘Book Of Shadows II’
Review Overview
5.5
5.5ZAKK WYLDE
‘Book Of Shadows II’-CD
(Spinefarm)
5.5/10
L’idea di dare un seguito all’ottimo ‘Book Of Shadows’, esordio in veste spoglia ed intimista del barbuto Zakk Wylde risalente ormai a vent’anni fa lasciava sulla carta parecchio perplessi, più per una scelta di opportunità nel richiamare con titolo così ad effetto un grande classico del passato piuttosto che per rivedere all’opera il buon Zakk in versione bucolica. A conti fatti la seconda parte di ‘Book Of Shadows’ non è di certo un album malvagio, e ha tutte le caratteristiche per farsi amare alla follia dai die-hard fan del chitarrista ma, e c’è un grosso ma, non tutti i conti tornano. Manca infatti quel quid, quella passione che il nostro redneck preferito non ha mai mancato di regalarci, e questo seguito ricorda molto di più un Neil Young in forma dimessa e mesta piuttosto che un agreste e appassionato rock-folk da suburbia americana. Forse sono troppo critico e un brano come ‘Sleeping Dogs’, fatti i giusti distingui sulla diversità di generi, vale dieci interi album dei novelli improvvisati menestrelli ex punk pentiti che si dedicano alle sonorità acustiche (la lista è lunga, oh se è lunga!), ma la sensazione che non ci sia molto da dire, e che il disco sia stato registrato quasi come un obbligo è più che tangibile. Diamo il beneficio del dubbio al nostro barbuto guitar hero e aspettiamo di sentirlo all’opera con un altro disco intimista ma più ispirato, e basta che non si ripresenti in futuro con la malsana idea di una reunion dei Pride & Glory…
(Davide Perletti)
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